Lo scrivo sempre: si rimane figli per tutta la vita. E quando raggiungiamo un obiettivo importante e non c’è più chi ci amava come un genitore, è un po’ frustrante non condividere con lui il nostro successo, i nostri risultati, quello che siamo riusciti a ottenere attraverso il lavoro, i sacrifici, il talento. Non so se sia così anche per Pier Silvio Berlusconi. Due anni fa è mancato suo padre Silvio, uomo straordinario anche per chi non lo apprezzava fino in fondo e che ha dato da lavorare a noi italiani attraverso il gruppo Mediaset, realtà che prima di lui non esisteva proprio e che oggi dà un impiego a più di 5mila di dipendenti diretti. Oggi Pier Silvio continua nel suo lavoro, e lo fa da anni, e lo fa bene, molto bene. Alla tradizionale serata con la stampa, Pier Silvio ha illustrato i risultati, tutti straordinari per quanto riguarda il gruppo Mediaset che supera i competitor non alla grande, ma alla grandissima.
Il palinsesto
Pier Silvio ha parlato anche di Silvia Toffanin, la sua compagna dall’inizio degli anni 2000, che gli ha dato due figli meravigliosi. Silvia continuerà con il suo “Verissimo” che ormai ha consolidato uno share che la rende la vera protagonista dei weekend televisivi. La rivedremo anche quest’anno in “This Is Me”, le sue prime serate con personaggi spesso creati dalle trasmissioni di Maria De Filippi. E sempre con lei Toffanin, ha annunciato Pier Silvio, realizzerà una serie di interviste ispirate alla trasmissione “L’intervista” di Maurizio Costanzo, un omaggio a Costanzo, marito di Maria, con la stessa scenografia scelta dal grande giornalista, intervistando vis à vis però personaggi di attualità, non solo artisti e attori, ma probabilmente anche politici, compresa Giorgia Meloni. Pier Silvio si è poi anche ricordato che potrebbero esserci tre o quattro serate super speciali ispirate direttamente a “Verissimo”, “Verissimo di sera”, e ha confessato pure che la persona che ha fatto più resistenza di tutti su questo progetto è stata proprio Silvia, che solo alla fine ha accettato.
La confessione
Come sempre, Pier Silvio è stato un uomo generoso, affabile e di una educazione quasi disarmante. È proprio mentre ci si incontrava ha confessato improvvisamente una cosa, che non gli avevo neanche chiesto: «Devo dire, e lo dico veramente senza remore, e mentre te lo dico, la cosa in qualche modo mi emoziona, in vent’anni e passa di relazione con Silvia non sono mai stato così tanto innamorato, innamorato di Silvia, della mia famiglia, dei miei figli. Sto vivendo un momento così particolare e così perfetto, ripeto, di grande innamoramento, che mi piace poterlo dire a voce alta anche qui». E questa è una dichiarazione che mi ha molto colpito e mi colpisce anche perché esce da un uomo che ha responsabilità immense, un lavoro incredibile, una squadra infinita, ma che giustifica la sua esistenza sul fronte dell’amore, amore per quello che è stato suo padre, amore per il lavoro, per un’azienda creata proprio da papà, un amore che continua nella sua compagna di vita, Silvia Toffanin, nei suoi figli, bellissimi.