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Piano di riarmo dell’Ue, il Movimento 5 stelle protesta a Strasburgo e il Pd è diviso

Il piano di riarmo dell’Unione europea continua a scatenare reazioni. Una cinquantina tra deputati, senatori ed europarlamentari del Movimento 5 Stelle, insieme all’ex premier Giuseppe Conte, si sono riuniti ieri davanti la sede del Parlamento europeo di Strasburgo srotolando uno striscione che recita “Basta soldi per le armi”.

«Con questa protesta vogliamo portare alle istituzioni europee la netta contrarietà dei cittadini al piano RearmEu che prevede uno stanziamento fino a 30 miliardi per l’industria bellica da parte dell’Italia. Un salasso che porterà con l’ok di Giorgia Meloni e di tutto il suo governo a ulteriori taglia a sanità, istruzione, welfare e investimenti per le imprese», hanno dichiarato. In vista del voto in Plenaria sulla risoluzione sulla difesa Ue, non dovrebbero esserci dubbi tra gli eurodeputati di Lega, M5s e Avs che sarebbero infatti orientati a votare compattamente “no”.

Le posizioni

Verso il si invece gli eurodeputati di Forza Italia, in linea con il loro gruppo, il Ppe. Ancora non ha sciolto tutti i dubbi ma è comunque propensa a sostenere il testo la delegazione di Fratelli d’Italia, che però dà massima importanza alla proposta di Giorgia Meloni di cambiare il nome al piano Ue, da ReArm Europe a Defend Europe.

Verso la spaccatura infine il Pd, dove l’anima riformista lavora per assicurare una minoranza di sostegno al testo, sostenuto per altro della stragrande maggioranza del Partito Socialista europeo. Non favorevoli alla risoluzione, invece, gli eurodeputati vicini alla segretaria Elly Schlein che sarebbero, al momento, orientati a votare no.

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