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Papa Francesco prega per l’Ucraina: «Guerra sacrilega»

«Aiutaci a riconoscere da lontano i bisogni di quanti lottano tra le onde del mare, sbattuti sulle rocce di una riva sconosciuta». Con queste parole il Papa ha pregato per i migranti nella grotta di San Paolo a Rabat, il luogo dove, secondo la tradizione, ha soggiornato l’apostolo, nel 60 dopo Cristo, in seguito al…
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«Aiutaci a riconoscere da lontano i bisogni di quanti lottano tra le onde del mare, sbattuti sulle rocce di una riva sconosciuta». Con queste parole il Papa ha pregato per i migranti nella grotta di San Paolo a Rabat, il luogo dove, secondo la tradizione, ha soggiornato l’apostolo, nel 60 dopo Cristo, in seguito al naufragio della nave che lo stava portando a Roma. «Fa’ che la nostra compassione non si esaurisca in parole vane, ma accenda il falò dell’accoglienza, che fa dimenticare il maltempo, riscalda i cuori e li unisce» aggiunge il Pontefice dopo l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo, in acque internazionali, nel corso del quale, come segnalato da Medici Senza Frontiere, avrebbero perso la vita oltre novanta persone che erano partite dalla Libia.

Il Papa mette in guardia da chi parla di Dio ma poi lo smentisce nei fatti. «Nella nostra religiosità possono insinuarsi il tarlo dell’ipocrisia e il vizio di puntare il dito. C’è sempre il pericolo di fraintendere Gesù, di averne il nome sulle labbra ma di smentirlo nei fatti. E lo si può fare anche innalzando vessilli con la croce», ha detto Francesco nell’omelia della Messa a Malta. Alcuni «si erigono a paladini di Dio ma non si accorgono di calpestare i fratelli. In realtà, chi crede di difendere la fede puntando il dito contro gli altri avrà pure una visione religiosa, ma non sposa lo spirito del Vangelo».
Papa Francesco torna anche a pregare per l’Ucraina: «Preghiamo ora per la pace, pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina, ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega. Le vostre storie – prosegue da Malta – fanno pensare a quelle di migliaia e migliaia di persone che nei giorni scorsi sono state costrette a fuggire dall’Ucraina a causa della guerra ingiusta e selvaggia».
Parlando ai migranti che ha incontrato in un centro a Malta, Papa Francesco ha aggiunto. «Ma anche a quelle di tanti altri uomini e donne che, alla ricerca di un luogo sicuro, si sono visti obbligati a lasciare la propria casa e la propria terra in Asia, in Africa e nelle Americhe. A tutti loro vanno il mio pensiero e la mia preghiera in questo momento».

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