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Papa Francesco, il saluto commosso di Suor Geneviève che rompe il protocollo

Esile e in lacrime, in piedi con uno zaino verde sulle spalle e un fazzoletto bianco in mano, tra la porpora dei cardinali e la bara con la salma del Pontefice. È apparsa così sotto il baldacchino di San Pietro l’ultraottantenne Suor Geneviève Jeanningros, facente parte dell’ordine delle Piccole Sorelle di Gesù, nonché amica personale…
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Esile e in lacrime, in piedi con uno zaino verde sulle spalle e un fazzoletto bianco in mano, tra la porpora dei cardinali e la bara con la salma del Pontefice. È apparsa così sotto il baldacchino di San Pietro l’ultraottantenne Suor Geneviève Jeanningros, facente parte dell’ordine delle Piccole Sorelle di Gesù, nonché amica personale di Papa Francesco, che in un’occasione l’aveva anche definita ironicamente «l’enfant terrible».

Il loro era nato inizialmente come un rapporto epistolare per poi diventare reale, con numerosi incontri nel corso degli anni, in particolare durante le udienze generali del mercoledì, diventate un appuntamento fisso.

Fuori dal protocollo

Mentre i numerosi fedeli scorrevano per l’ultimo omaggio a Francesco, come da protocollo, lei si è fermata a lato del feretro regalando al Papa diversi minuti da passare ancora insieme vicini, da sola, in una preghiera silenziosa, mentre le lacrime le rigavano il viso. Ma non solo, vista la sua stretta amicizia è stata ammessa a partecipare al rito della traslazione del corpo dalla cappella di Casa Santa Marta nella Basilica di San Pietro.

A favore degli «ultimi»

Suor Geneviève ha alle spalle una «carriera» molto particolare, visto che da mezzo secolo svolge la sua azione pastorale in mezzo ai membri della comunità Lgbtq+, in particolare alle persone trans, alle prostitute, ai nomadi e ai giostrai del Luna Park di Ostia Lido, con i quali condivide l’esistenza convivendo in una roulotte insieme a un’altra suora, Anna Amelia.

Nel corso di un’udienza generale con il Papa aveva detto: «Gli vogliono tanto bene perché è la prima volta che trans e gay sono stati accolti da un Papa – aveva detto la suora a Vatican News – Lo hanno ringraziato perché finalmente hanno trovato una Chiesa che è andata incontro a loro».

Gli ultimi incontri

In uno dei loro ultimi incontri suor Genevieve aveva espresso tutta la sua gratitudine per aver assistito alle dimissioni del Pontefice dal Policlinico Gemelli di Roma. «Sono contentissima, emozionata, ma contentissima – aveva detto in quell’occasione – Ringrazio proprio il Signore per il fatto che il Papa è uscito abbastanza bene».

E poi ancora: «Abbiamo aspettato tanto questo giorno, abbiamo pregato, ma tutta la gente del mondo ha pregato, questo è il bello», aveva detto emozionata. In Basilica sopra la tomba dell’Apostolo Pietro l’ultimo incontro, questa volta per sempre.

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