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Papa Francesco, il ricordo in Parlamento tra commozione e strumentalizzazione

Papa Francesco è stato commemorato a Camere riunite nella seduta di ieri da parte di tutti i leader politici. Poche assenze anche tra i banchi del governo quando il presidente della Camera Lorenzo Fontana, aprendo la cerimonia ha detto: «Ha voluto camminare accanto a tutti. Lascia un vuoto profondo per i cattolici e per la…
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(Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

Papa Francesco è stato commemorato a Camere riunite nella seduta di ieri da parte di tutti i leader politici. Poche assenze anche tra i banchi del governo quando il presidente della Camera Lorenzo Fontana, aprendo la cerimonia ha detto: «Ha voluto camminare accanto a tutti. Lascia un vuoto profondo per i cattolici e per la comunità internazionale».

«Lo abbiamo amato per l’instancabile forza ed energia con cui si è battuto per la giustizia e la pace», ha detto, invece, il presidente del Senato Ignazio La Russa. Subito dopo, il presidente Fontana ha chiesto un minuto di silenzio, rotto da un fragoroso applauso con i parlamentari in piedi a rendere omaggio a Francesco.

La semplicità

Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami che ha ricordato come sia stato «un papa semplice e lo ha dimostrato sin dall’inizio scegliendo il nome di Francesco il poverello di Assisi». Poi è stata la volta della segretaria del Pd, Elly Schlein, con un intervento considerato da alcuni polemico: «La scomparsa di papa Francesco non merita l’ipocrisia di chi non ha mai dato ascolto ai suoi appelli ed oggi cerca di seppellire nella retorica il suo messaggio contro chi deporta i migranti, toglie i soldi ai poveri, nega l’emergenza climatica e nega le cure a chi non se le può permettere». Parole a cui sono seguiti brusii dai banchi di centrodestra, con i parlamentari che non hanno applaudito alla leader dem.

Il ricordo non politico

A seguire, Simonetta Matone della Lega per cui è «difficilissimo tracciare un ricordo di papa Francesco, lontano dai partiti, ma politico». Mentre, Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5Stelle ha sottolineato «la passione e il coraggio. Su Gaza ha avuto parole coraggiose in mezzo a tanta ignavia». Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia ha chiesto di «non fare polemiche», con evidente riferimento a Schlein, «perché le parole del Papa non vanno strumentalizzate». Matteo Renzi, invece, ha detto che «è buffo che ciascuno cerchi di accaparrarsi l’eredità. È da farisei commuoversi per il papa e non ricordare il grido di dolore che ci ha lasciato sui lager per migranti». Maurizio Lupi di Noi Moderati, invece, ha espresso «gratitudine, per la sua vita e il suo magistero». Per Elena Bonetti di Azione, «il Santo Padre ha aperto la Chiesa rendendola di tutti, dove anche le donne sono state chiamate a fare la loro parte». Infine, Luana Zanella di Avs ha ricordato l’impegno «nelle carceri e per l’ecologia del Pianeta». Poi, ha preso la parola la premier: «è stato il papa degli ultimi, delle periferie fisiche ed esistenziali. Così, il papa venuto da lontano è entrato nel cuore delle persone. Tentare di essere all’altezza del suo insegnamento è il nostro modo di dire grazie a questo straordinario uomo e Pontefice, che ora è tornato alla Casa del Padre, certo, ma continuerà a sorriderci e a guidarci. Addio, Papa Francesco».

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