L’ennesimo affronto della Russia di Putin con l’invasione dei confini europei e della Nato è stato al centro del primo giorno di visita istituzionale a Lubiana, in Slovenia, tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la sua omologa Nataša Pirc Musar. «C’è il rischio estremamente alto che si scivoli in un conflitto di dimensioni inimmaginabili e incontrollabile», ha detto senza mezzi termini il Capo dello Stato, parlando dell’attacco con droni in Polonia come «un fatto gravissimo», ricordando come i fragili equilibri tra i Paesi europei furono infranti in un nonnulla nel 1914, scatenando la Prima guerra mondiale. «Quando ero ragazzo ho letto uno dei primi libri di storia sullo scoppio della Grande Guerra che forse nessuno voleva far scoppiare, ma l’imprudenza dei comportamenti provoca conseguenze non scientemente volute ma ugualmente provocate dai comportamenti che si mettono in campo».
Lo spirito di pace dell’Ue
Una scintilla che potrebbe scatenare l’inferno, visto il clima di guerra che si respira nuovamente sul continente europeo. «Quanto avviene in Ucraina sta accentuando queste prospettive gravi, per questo contiamo molto su quanto può fare l’Unione europea con l’aspirazione alla pace che la contraddistingue e nell’ambito dell’Onu perché vi sia un freno». Nel suo discorso, lucido come ci ha abituati, sa l’aria che tira tra Nato, Volenterosi e la stessa Ue, tra riarmo, aumento della spesa per la difesa e invio di soldati al confine ucraino. «Al di là dei singolo episodi gravi, il rischio è che senza rendersene conto si scivoli in un allargamento, in un conflitto di dimensioni inimmaginabili e incontrollate».
Un fatto gravissimo
Il capo dello Stato ha ricordato, appunto, che non è la prima volta che lo spazio aereo della Nato viene invaso seppur per pochi minuti, ma è la prima occasione in cui c’è stato un attacco mirato ai nostri confini. «È inaccettabile che si violi la sovranità di un Paese», ha affermato da Lubiana il presidente Mattarella.