Le temperature estreme stanno colpendo tutto il bacino del Mediterraneo, a partire dalla penisola iberica: in Spagna sono stati registrati 43 gradi centigradi, dopo il valore record di 46 raggiunto lo scorso sabato, un discorso simile anche per il Portogallo. Quota 40 gradi, sempre ieri in Francia e Italia, in particolare in Toscana e nelle zone interne della Sardegna.
Le morti per il caldo
In Emilia Romagna si registra una vittima del caldo: un uomo di 47 anni, Ait El Hajjam Brahim, di origine marocchina, è morto stroncato da un malore intorno alle 12, mentre lavorava sotto il sole nel cantiere della scuola Jussi di San Lazzaro. Un’altra vittima ieri a Bagheria, nel Palermitano. Una 53enne si è accasciata per strada mentre passeggiava in via Aiello. La donna è stata colta da un malore a causa dell’ondata di calore che sta interessando la parte orientale dell’Isola. La vittima, secondo la cronaca locale, soffriva di una patologia cardiaca: dopo essere svenuta finendo sull’asfalto, sono stati allertati i soccorsi, ma i sanitari del 118 ne hanno constatato il decesso. Lo scorso fine settimana, in Spagna, sono stati segnalati due decessi a Barcellona e a Cordova probabilmente a causa del caldo.
Ordinanze per le ore più calde
Le Regioni stanno andando in ordine sparso per vietare il lavoro all’aperto dalle 12.30 alle 16. Dopo lo stop di svariate Regioni, tra cui la Puglia, è arrivato lo stop della Lombardia, in particolare per le aree edili e le cave. L’ordinanza, firmata dal presidente di Regione, Attilio Fontana, sarà valido da oggi fino al 15 settembre, nei giorni in cui sarà segnalato un livello di rischio alto. Stesso divieto è stato firmato anche in Abruzzo dal governatore Marco Marsilio e sarà valido fino al 31 agosto. Stesse ordinanze sono state firmate anche dalla Regione Emilia-Romagna e dal Veneto. In Spagna, i sindacati hanno invitato le aziende a implementare «misure preventive» per proteggere la «salute dei lavoratori», soprattutto di coloro che lavorano all’aperto.
Il Mediterraneo «brucia»
A preoccupare in particolar modo i climatologi è la temperatura del Mediterraneo, che nel suo livello superficiale ha raggiunto e superato nei giorni scorsi i 29 gradi centigradi. In particolare, stando all’immagine diffusa dal satellite europeo Copernicus è la costa tra Marsiglia e il confine con la Spagna ad avere temperature superficiali più elevate, così come lo stretto di Gibilterra. Differenze anche tra Tirreno e Adriatico, con il primo molto più caldo del secondo, che è ugualmente sopra la media per questo periodo dell’anno, secondo le rivelazioni. Il Mar Mediterraneo ha registrato ieri la temperatura superficiale più alta mai rilevata nel mese di giugno, con una media di 26,01 gradi, un valore mai misurato nel periodo in questione.