Un altro storico marchio italiano entra nell’orbita della Cina. La società Nuo Octagon ha infatti sottoscritto due contratti di compravendita per rilevare il 78% del capitale sociale di Bialetti Industrie, icona del Made in Italy e simbolo della moka tradizionale nel mondo. L’operazione prevede l’acquisto, da un lato, del 59,002% delle azioni detenute da Bialetti Investimenti e Bialetti Holding, controllate dall’imprenditore Francesco Ranzoni, e, dall’altro, del 19,565% detenuto dal fondo Sculptor. Una volta finalizzata la transazione, prevista entro giugno 2025, Nuo Octagon promuoverà un’opa obbligatoria sulle restanti azioni in circolazione, con l’obiettivo dichiarato di ottenere il delisting da Euronext Milan, portando così Bialetti fuori dalla Borsa. L’acquisizione si inserisce nel quadro di un più ampio piano di rifinanziamento del debito del gruppo, ancora segnato dalla crisi che lo aveva portato nel 2021 a ristrutturare la propria esposizione finanziaria.
L’obiettivo
Al centro dell’operazione c’è anche la valutazione del “Vendor Loan”, il prestito subordinato concesso dalle società venditrici, che l’acquirente stima in non meno di 13,3 milioni di euro, corrispondente a un valore implicito complessivo per le partecipazioni acquisite pari ad almeno 42,6 milioni di euro. Di conseguenza, il prezzo dell’Opa pubblica, calcolato sulla base di tale valutazione, non sarà inferiore a 0,467 euro per azione, arrotondato per eccesso. Ma l’intervento di Nuo Octagon non si ferma all’acquisto: il piano industriale e finanziario prevede anche un massiccio rifinanziamento dell’indebitamento esistente, attraverso una complessa operazione strutturata su più fronti: un finanziamento junior fino a 30 milioni di euro e un altro senior da 45 milioni di euro, guidato da Banco Bpm in qualità di banca agente e lead arranger. Tale linea di credito includerà anche una linea revolving e una possibile estensione fino a 5 milioni di euro per sostenere il capitale circolante con apporti di equity per almeno 49,5 milioni di euro, che porteranno a una significativa riduzione del debito complessivo del gruppo.
Le garanzie
Con questa mossa, il gruppo cinese non solo rafforza la sua presenza in Europa, ma si assicura anche un brand riconosciuto a livello internazionale, con una lunga storia e un forte legame identitario con la tradizione del caffè italiano. Per Bialetti, invece, si apre una nuova fase, nella speranza che il capitale estero.