Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato cinque decreti di grazia, esercitando la prerogativa prevista dall’articolo 87, comma 11, della Costituzione.
I provvedimenti sono stati adottati a conclusione dell’istruttoria del ministero della Giustizia, che ha espresso parere favorevole in tutti i casi, e tengono conto delle valutazioni dei magistrati competenti e delle specifiche circostanze personali e giuridiche dei condannati.
Il primo decreto riguarda Bardhyl Zeneli, nato nel 1962, condannato a un anno e sei mesi di reclusione per evasione dagli arresti domiciliari.
La seconda grazia è stata concessa a Franco Cioni, nato nel 1948, condannato a sei anni, quattro mesi e venti giorni per l’omicidio volontario della moglie, affetta da una malattia terminale, commesso nell’aprile 2021. Nella decisione hanno inciso le gravi condizioni di salute del condannato, il perdono espresso dalla sorella della vittima e il particolare contesto umano e familiare in cui maturò il delitto, come evidenziato dai pareri favorevoli del procuratore generale e del magistrato di sorveglianza.
Il terzo decreto riguarda Alessandro Ciappei, nato nel 1974, condannato a dieci mesi per truffa commessa nel 2014.
Atto di clemenza anche per Spezzuti Gabriele, nato nel 1968, condannato per reati in materia di sostanze stupefacenti commessi nel 2005. Espiata la pena detentiva fino al 2014, restava da eseguire una multa: la grazia estingue la parte residua, pari a 80mila euro, tenendo conto del tempo trascorso, dell’assenza di ulteriori condotte illecite e delle disagiate condizioni di vita.
Infine, grazia parziale per Abdelkarim Alla F. Hamad, nato nel 1995, condannato a 30 anni per concorso in omicidio plurimo e violazioni sull’immigrazione, per fatti del 2015. Il provvedimento riduce la pena residua, valorizzando la giovane età al momento del reato, il positivo percorso di recupero in oltre dieci anni di detenzione e il contesto particolarmente complesso in cui avvennero i fatti, come sottolineato anche dalla Corte d’appello di Messina.










