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Gaza, oltre venti morti nei raid. Proteste in Israele per gli ostaggi, condanne internazionali

Ancora morti a Gaza, raid israeliani in città. Almeno 24 palestinesi, tra cui bambini, sono stati uccisi dai bombardamenti della guerra in corso, avvenuti all’alba di oggi. A confermare la notizia ci sarebbero le fonti mediche citate da Al Jazeera. Cresce intanto la denuncia delle condizioni umanitarie: il ministero della Salute di Gaza parla di…
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Ancora morti a Gaza, raid israeliani in città. Almeno 24 palestinesi, tra cui bambini, sono stati uccisi dai bombardamenti della guerra in corso, avvenuti all’alba di oggi. A confermare la notizia ci sarebbero le fonti mediche citate da Al Jazeera. Cresce intanto la denuncia delle condizioni umanitarie: il ministero della Salute di Gaza parla di 300 morti per fame dall’inizio del conflitto, lo scorso 7 ottobre 2023.

La comunità cristiana di Gaza, attraverso i patriarchi Pizzaballa e Teofilo III, ha annunciato che non lascerà la Striscia nonostante l’offensiva israeliana. «Fuggire verso Sud sarebbe una condanna a morte». I complessi religiosi, spiegano, continuano a ospitare civili, tra cui anziani e disabili.

Durissima la reazione internazionale dopo l’attacco all’ospedale Nasser di Khan Yunis, che ha causato la morte di operatori sanitari e cinque giornalisti. L’Egitto e la Cina hanno condannato l’azione, mentre Associated Press e Reuters hanno chiesto a Israele chiarimenti immediati. Al Jazeera ha diffuso la lista di 278 reporter uccisi dall’inizio della guerra.

In Israele è in corso una giornata di mobilitazione promossa dal Forum delle famiglie degli ostaggi: strade e autostrade sono state bloccate, con cortei e manifestazioni in tutto il Paese. I parenti accusano Netanyahu di «sacrificare gli ostaggi per salvare il governo» e sollecitano una risposta alla proposta di accordo già approvata da Hamas.

Sul piano politico, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha chiesto all’UE «una posizione più forte» sulla crisi, mentre il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha rivendicato il ruolo di Roma: «Siamo il Paese che ha fatto di più per salvare vite umane a Gaza». Intanto l’Australia ha espulso l’ambasciatore iraniano dopo attacchi contro la comunità ebraica, la prima espulsione dal 1945. Donald Trump, infine, ha ribadito che la guerra potrebbe finire «entro due o tre settimane», alimentando aspettative ma anche nuove pressioni diplomatiche.

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