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Gaza, bombe sulla chiesa: 3 morti. Netanyahu: «Rammaricato». Meloni: «Inaccettabile»

Un raid israeliano che ha colpito ieri la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza, ha causato la morte di tre civili e il ferimento del parroco, padre Gabriel Romanelli, amico di Papa Francesco. Il premier israeliano Netanyahu ha espresso «profondo rammarico», parlando di munizioni vaganti. La premier italiana Giorgia Meloni ha definito «inaccettabili» gli…
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Un raid israeliano che ha colpito ieri la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza, ha causato la morte di tre civili e il ferimento del parroco, padre Gabriel Romanelli, amico di Papa Francesco. Il premier israeliano Netanyahu ha espresso «profondo rammarico», parlando di munizioni vaganti. La premier italiana Giorgia Meloni ha definito «inaccettabili» gli attacchi ai civili.

Intanto, continuano i bombardamenti: almeno 94 palestinesi sono stati uccisi in 24 ore, di cui 26 in fila per ricevere aiuti umanitari. Dall’inizio della guerra si contano oltre 58.600 morti palestinesi. Israele ha anche negato il rinnovo del visto a dirigenti di tre agenzie Onu per il loro impegno a tutela dei civili. In Siria, un raid israeliano ha colpito un convoglio beduino diretto a Suwayda, mentre Damasco accusa i drusi di violare il cessate il fuoco e condanna l’ingerenza israeliana. L’Iran invita l’Egitto a una linea comune contro Israele.

Ritornando a Gaza, nonostante questo clima difficile, padre Romanelli, ferito, ha celebrato una messa tra le rovine della chiesa: «Le campane suonano pace, non ce ne andremo». Secondo Axios, i mediatori Usa, Qatar ed Egitto hanno proposto una nuova tregua tra Israele e Hamas: 60 giorni di cessate il fuoco, rilascio di ostaggi e prigionieri e aumento degli aiuti umanitari.

Papa Leone XIV chiama il cardinal Pizzaballa

«È ora di finire con questa strage». Lo ha detto Papa Leone XIV, secondo i media vaticani, nel corso di una telefonata al patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, in missione a Gaza. 

«Sulla nostra strada proprio al confine con Gaza – spiega Pizzaballa – mentre ci recavamo, il patriarca greco-ortodosso e io, insieme alla nostra delegazione, a Gaza per una visita di solidarietà alla parrocchia e alle famiglie delle vittime e a tutta la comunità, Sua Santità papa Leone XIV ha chiamato per esprimere la sua vicinanza, il suo affetto, la sua preghiera, il suo supporto e anche la sua intenzione di fare tutto il possibile perché si arrivi non solo al cessate il fuoco, ma alla fine di questa tragedia». 

Papa Leone, ha riferito il patriarca, «ha ripetuto più volte che è ora di finire con questa strage e che quello che è accaduto è ingiustificabile e bisogna fare in modo che non ci siano più vittime. A nome del Patriarcato latino ma anche di tutte le Chiese di Terra Santa, vogliamo ringraziare Sua Santità per questa vicinanza, per la preghiera di cui eravamo già assicurati anche in precedenza e gli assicuriamo anche da parte di tutta la comunità di Gaza, fratelli e sorelle, sacerdoti, religiosi e religiose, la preghiera e un ringraziamento al Santo Padre».

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