Conto alla rovescia per l’ingresso dei cardinali in Cappella Sistina per eleggere il successore di Papa Francesco. Oggi cardinali si riuniranno di nuovo nell’Aula del Sinodo in Vaticano per la Congregazione generale, una sorta di incontro preliminare. I porporati si stanno preparando al Conclave vero e proprio che dovrebbe svolgersi, secondo fonti interne, tra il 5 e il 10 maggio. Mai riunione tra cardinali è stata così internazionale, tant’è che molti di loro si incontreranno per la prima volta.
L’elettorato
I cardinali elettori da 135 attualmente sono scesi a 133: lo spagnolo Antonio Canizares e l’arcivescovo emerito di Sarajevo Vinko Puljic hanno fatto sapere che non potranno partecipare al voto per ragioni di salute. E non è ancora risolto il giallo legato al cardinale Angelo Becciu che rivendica di potere esercitare il dovere di voto. Nei giorni scorsi il “Domani” avrebbe fatto trapelare che il cardinale Giovanni Battista Re avrebbe dato il benestare al porporato sardo. Parere opposto per il camerlengo del Papa, Farrell, che avrebbe insistito nel far rispettare la volontà di Bergoglio nell’escluderlo.
A risolvere la situazione è intervenuto Parolin, mostrando le prove a Becciu, con due lettere dattiloscritte e siglate dal Pontefice con la “F” a sugellare la volontà di “segarlo” dal sinodo: oltre a quella di marzo, ci sarebbe un’altra addirittura risalente al 2023.
Le sensazioni pre Conclave
Intanto ieri i cardinali si sono recati in pellegrinaggio alla tomba di Francesco nella Basilica di S. Maria Maggiore: un momento di preghiera, poi la recita dei “Secondi Vespri”. In prima fila diverse porpore che i rumors danno tra i papabili: tra loro Pizzaballa e Grech. Il cardinale Parolin – in pole anche tra i bookmakers – sedeva accanto al cardinale Betori, già arcivescovo di Firenze. Non si è visto Becciu.
Qualcuno di loro si è lasciato scappare qualche parola: «C’è una atmosfera eccellente, amabile» ha assicurato il cardinale Sean Brady, arcivescovo emerito irlandese, ma sul da farsi in Sistina non ci sono ancora volontà precise. «Bisognerà chiarirle piano piano, mentre si va avanti» ha detto il cardinale De Donatis. C’è chi dice che si tratterà di un conclave breve, eppure con 133 cardinali il quorum da raggiungere è di 90. Non proprio una sciocchezza.
La sicurezza
«Continueremo a lavorare e inizieremo già oggi a organizzare i servizi per il conclave e l’intronizzazione». Lo ha detto il prefetto di Roma Lamberto Giannini nel corso di un incontro con i giornalisti all’Auditorium della Conciliazione per un bilancio del Giubileo degli Adolescenti. Grazie a una straordinaria sinergia tra tutte le componenti siamo riusciti a gestire in poco tempo una situazione difficile. È un gioco di squadra che sta andando alla grande anche con un senso di amicizia istituzionale che ci accompagna tutti i giorni».
E anche il comandante provinciale dei carabinieri, il generale Marco Pecci, ha sottolineato la «grande sinergia, il grande affiatamento da parte di tutte le componenti che rappresenta un valore aggiunto». Mentre il comandante della polizia locale Mario De Sclavis ha ringraziato tutti gli uomini e le donne che sono stati impiegati: «Noi siamo quelli che hanno organizzato, gli allenatori di questa squadra – ha detto – ma in campo sono scesi loro. I nostri ragazzi sono stati encomiabili, con abnegazione e spirito di sacrificio, hanno lavorato tutto il giorno ed è anche a loro se questa squadra è vincente e se Roma è stata all’altezza di eventi concomitanti di questa portata».