Con 201 voti favorevoli e 117 contrari l’aula della Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal governo sul dl Sicurezza, ovvero sul disegno di legge di conversione del decreto recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. Approvati anche alcuni ordini del giorno presentati dalla maggioranza, mentre i numerosi atti delle minoranze sono stati per la maggior parte respinti.
Le tensioni
Già nel corso del dibattito, ma soprattutto durante le dichiarazioni di voto, i toni si sono alzati. Per Matteo Mauri, responsabile sicurezza del Pd che si è fatto carico dell’ultimo intervento in aula per il partito «il governo pensa di risolvere i problemi del Paese aumentando le pene o inventandosi nuovi reati. Un decreto – aggiunge – con norme inumane, liberticide e inutili».
Mentre Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5Stelle, parlando a margine del dibattito nei pressi di Montecitorio dice: «lo abbiamo denunciato in tutti i modi: questo Paese non ha bisogno di nuove fattispecie di reato e inasprimenti di pene ma ha bisogno di reale sicurezza, che significa forze dell’ordine prese dall’Albania e portate sulle strade, che girano nelle nostre periferie. Dobbiamo presidiare in modo serio il territorio con misure intelligenti, accorte, senza propaganda».
La maggioranza
Di tutt’altro avviso la maggioranza di centrodestra che rivendica le norme approvate dai deputati e che ora andranno al vaglio del Senato per il via libero definitivo. Secondo Riccardo De Corato, responsabile della materia in Fratelli d’Italia e che si è fatto carico della dichiarazione di voto «il dl è una una risposta concreta alla domanda di sicurezza e legalità che arriva dalle nostre città, dalle nostre periferie, dalle famiglie italiane. Non è una semplice riforma, è una svolta politica.
Dopo anni di tolleranza, tentennamenti e lassismo targati Pd, questo governo sceglie da che parte stare: con chi rispetta la legge, non con chi la calpesta». Tra le misure previste dalla nuova legge ci sono inasprimenti per chi detiene materiale con finalità di terrorismo, ma anche novità in materia di antimafia, con il Prefetto che potrà escludere temporaneamente alcune decadenze per evitare che un imprenditore individuale perda ogni mezzo di sostentamento.
Il provvedimento
Sotto il profilo sociale, invece, giro di vite contro le occupazioni abusive di domicili altrui con pene che potranno arrivare fino a sette anni di reclusione. Per quanto, invece, riguarda il personale delle Forze dell’ordine viene rafforzata la tutela penale contro gli oltraggi.
Mentre per chi organizza manifestazioni, in particolare nelle carceri o nei centri per i migranti, per cui è previsto un nuovo reato, ci sarà aggravio di pena. Anche contro chi blocca la circolazione stradale si inaspriscono le sanzioni con una nuova fattispecie di reato. Infine, lotta all’accattonaggio e una stretta sulla Cannabis light.