«Un’unione delle forze democratiche e progressiste che comprenda anche il Movimento 5 Stelle è cruciale per affrontare le elezioni, dopo l’attuale governo di unità nazionale». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza (Leu). «Penso che dopo questa esperienza di governo di unità nazionale ci saranno le elezioni e sicuramente le forze della destra si presenteranno unite. Allora – prosegue – la scelta è molto semplice: o noi abbiamo la capacità di costruire un campo di forze democratiche e progressiste, che tenga dentro il Partito democratico, gli altri soggetti del centrosinistra e anche il Movimento 5 Stelle, oppure sarà difficile essere competitivi in quella prova elettorale».
Riferendosi al tema del finanziamento delle spese militari, Speranza osserva inoltre che «le posizioni su questa vicenda spesso vengono semplificate. Sul tema della pace e guerra penso, da componente del governo e anche da persona di sinistra, che il tema della sicurezza e il tema della pace non possano essere banalizzati». In particolare, precisa, vanno affrontati «non con la corsa al riarmo nazionale, ma discutendo seriamente di una nuova stagione europea, anche di difesa comune».
Speranza ribadisce infine l’importanza dell’impiego delle mascherine per fronteggiare il Covid anche dopo la fine dello stato di emergenza. Lo fa ricordando che sono ancora «obbligatorie al chiuso» e ne sarà valutato «l’utilizzo nella terza decade di aprile per capire bene quali scelte compiere dal primo maggio». Inoltre, «è attesa la prossima settimana un’indicazione condivisa della Commissione europea sulla quarta dose del vaccino anti Covid. Sulla quarta dose penso che a livello europeo abbiamo fatto una scelta giusta: martedì scorso c’è stata la riunione dei ministri della Salute e, su mia proposta, la Commissione europea in settimana darà un’indicazione condivisa. Tutti i Paesi, come sempre avviene, stanno studiando e stanno approfondendo i dati. Si rischiava che ognuno decidesse una cosa diversa. Nessun Paese pensa a una quarta dose per tutti e nessuno al mondo la sta facendo. La quarta dose si deve fare per gli immuno compromessi ed è importante farla subito. È anche probabile che serva per le fasce generazionali più anziane, quindi per i più fragili».










