Ad osservare i numeri rilasciati dall’Istat sullo stato dell’economia nel 2021 se non ci fosse stata la guerra e l’aumento indiscriminato dei prezzi delle materie prime, l’anno in corso avrebbe potuto essere quello della ripresa definitiva dopo il precipizio economico causato dalla pandemia da covind-19.
Infatti, secondo l’istituto centrale di statistica, «nel corso del 2021 l’espansione dell’attività produttiva e il ritorno delle retribuzioni ai livelli del 2019 hanno generato una crescita del reddito disponibile delle famiglie consumatrici del 3,8 per cento con più di 42 miliardi e mezzo di euro disponibili, dopo che nel 2020 si era avuta una contrazione del 2,7 con un segno meno di oltre 30 miliardi. Mentre si è ridotta, come conseguenza, la propensione al risparmio, esplosa nel 2020, scesa al 13 per cento.
Questa ripresa, dice ancora l’Istat, ha generato una crescita del 6,2 per cento per le attività produttive.
L’economia delle famiglie, invece, è cresciuta del 5 per cento, con un incremento del reddito disponibile di quasi il 4. Ed un elemento che dimostra questa propensione alla fiducia nel 2021 è l’impennata delle compravendite di abitazioni, sostenuta dai bonus edilizi. Infatti, dopo un biennio di contrazione, l’acquisto di case è cresciuto di quasi il 30 per cento.
Ovviamente, questi dati devono tener conto che per l’anno in corso lo scenario è completamente diverso: le previsioni dicono che nei prossimi mesi la salita dell’inflazione è destinata ad erodere almeno in parte il potere d’acquisto prodotto dall’incremento dei risparmi durante i mesi di restrizioni.
«Sono dati di un’altra era geologica», commentano le associazioni di consumatori. «È evidente – sottolinea l’unione nazionale dei consumatori – che quest’anno il potere d’acquisto delle famiglie crollerà, anche perché retribuzioni e pensioni non saranno adeguate all’aumento del costo della vita».
Fa eco Codacons che puntualizza: «i dati su consumi, reddito e potere d’acquisto dei cittadini sono destinati ad essere stravolti nel 2022, come conseguenza della crescita delle bollette energetiche, del caro-carburanti e della escalation dei prezzi al dettaglio; emergenze che stanno impoverendo le famiglie italiane».










