«Benvenuto, caro presidente». Ursula von der Leyen decide di accogliere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Collegio dei commissari, con una frase in italiano. Un gesto semplice che riflette però un grande senso di rispetto. Dopo Antonio Costa, nel corso del bilaterale al Consiglio europeo, anche la presidente della Commissione raccoglie il messaggio lanciato dal capo dello Stato sul “nessun dorma”. «Abbiamo ascoltato il suo appello, e oggi parleremo di come possiamo rispondere», assicura. Sul tavolo anche un pacchetto per sostenere e semplificare la vita delle piccole e medie imprese europee: un segnale concreto in una giornata simbolica.
L’intervento di Mattarella
Nel suo intervento, Mattarella ha tracciato una linea netta: l’Europa deve essere più efficace, più presente, più capace di incidere nel mondo. «Occorre una riflessione orientata all’azione e alla concretezza», ha detto, per «salvaguardare prestigio e autorevolezza dell’Unione nel mondo e promuoverne interessi e valori», soprattutto in un «frangente storico inquieto e perturbato». Il presidente della Repubblica ha citato i grandi nodi dell’agenda comunitaria – difesa comune, migrazioni, allargamento, semplificazione normativa – richiamando la necessità di rafforzare il consenso dei cittadini attraverso risposte trasparenti, rapide e razionali. Ha sottolineato l’urgenza di un protagonismo dell’Ue nel Vicinato Sud e in Africa: «Se l’Unione sarà assente o inefficace, altri attori prenderanno il sopravvento, sostituendosi all’Europa nei suoi rapporti storici con altri continenti». Il rafforzamento della politica estera e di difesa comune è, secondo Mattarella, «una sfida cruciale». E un’Unione più ampia dovrà necessariamente essere anche «più forte e coesa, capace di affrontare insieme le sfide dell’allargamento e del nuovo contesto geopolitico». Per questo, ha concluso, «spetta a questo ciclo istituzionale dell’Unione compiere un vero salto di qualità per le riforme».
I dossier
Mattarella ha riconosciuto l’impegno della Commissione nei principali dossier in corso. «Avete aperto molti cantieri che vanno nella giusta direzione: penso alle politiche migratorie, alla semplificazione amministrativa, alle raccomandazioni sul mercato unico e la competitività. L’Italia è pronta a lavorare con responsabilità e concretezza al fianco delle istituzioni europee». Il senso della visita non si esaurisce nella politica. «La accogliamo non solo come un uomo di Stato, ma anche come un europeo nell’animo», ha detto von der Leyen, rievocando un loro incontro a Palermo. «Rimasi colpita dalla calorosa accoglienza, soprattutto dei giovani. La ammirano come voce di saggezza e punto di riferimento. Questo vale per tutti gli europei: è un onore averla qui». L’accoglienza ricevuta da Mattarella al Parlamento europeo ha confermato quel sentimento. Una ovazione al suo arrivo nell’edificio Spaak dov’era atteso dalla presidente Roberta Metsola.