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Anti-Decaro, ora il centrosinistra è tentato dal blitz in Consiglio

Rinviata la mozione di sfiducia delle opposizioni contro il presidente Michele Emiliano per non indebolire la Regione Puglia nella trattativa con Roma per l’ex Ilva, resta la norma anti-sindaci l’incognita della seduta di Consiglio regionale odierna dedicata alle leggi: un tema scivoloso che da mesi divide i due schieramenti e sul quale non s’è mai…
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Rinviata la mozione di sfiducia delle opposizioni contro il presidente Michele Emiliano per non indebolire la Regione Puglia nella trattativa con Roma per l’ex Ilva, resta la norma anti-sindaci l’incognita della seduta di Consiglio regionale odierna dedicata alle leggi: un tema scivoloso che da mesi divide i due schieramenti e sul quale non s’è mai raggiunta una mediazione.

Il possibile blitz

Proprio per questo il punto non è stato inserito all’ordine del giorno dalla conferenza dei capigruppo riunitasi nei giorni scorsi. Tuttavia non si escludono sorprese prima dell’inizio dei lavori da parte dei gruppi di centrosinistra intenzionati a provare un blitz. Un’operazione che in realtà potrebbe avvenire anche a lavori in corso. Il tutto in attesa il 9 luglio della sentenza della Corte Costituzionale sulla legge pugliese che prevede che i sindaci intenzionati a candidarsi alle regionali si dimettano con sei mesi di anticipo: una complicazione in odore di incostituzionalità con due proposte volte a superarla. Il Pd, infatti, punta a ripristinare le regole precedenti: dimissioni dei primi cittadini un mese prima dei comizi elettorali. Il centrodestra, invece, vuole fissare quel lasso di tempo a due mesi. Di certo la maggioranza sarà comunque chiamata a trovare un accordo con le opposizioni, considerando i numeri risicati all’indomani dell’uscita di scena dell’ex assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci.

Il terzo settore

L’unica certezza è che i lavori del Consiglio ripartiranno dalla riforma del terzo settore, un provvedimento al palo da oltre un anno atteso da migliaia di associazioni no profit e di assistenza che rappresentano una “stampella” fondamentale delle politiche socio-sanitarie. L’altra legge concordata riguarda i distretti dei talenti, a firma sempre dello Sviluppo economico, per poi passare alla norma per l’autismo e a un paio di mozioni in sospeso da mesi: quella contro le aggressioni al personale sanitario e un’altra che riguarda l’implementazione delle culle termiche per i neonati abbandonati.

Il tributo 630

Altra “grana” possibile nel corso della seduta è rappresentata dal famigerato emendamento contro il tributo 630 dei consorzi di bonifica. Dopo le precedenti bocciature in aula (quattro volte di seguito) per incostituzionalità della legge e per mancanza di copertura (servirebbero 12 milioni di euro) il consigliere pentastellato Cristian Casili sta continuando la battaglia. In particolare, nei giorni scorsi l’esponente del Movimento Cinque Stelle ha incontrato la pletora di comitati di agricoltori e consorziati che si battono per sospendere i pagamenti in assenza di servizi da parte del consorzio unico di bonifico. Da qui l’ipotesi, quasi una certezza, che Casili ci riproverà oggi mettendo in serie difficoltà il centrosinistra che stavolta non ha i numeri necessari per respingere l’assalto.

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