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Il PNRR in “chiave Puglia” proposta dalla CISL

Decarbonizzazione, formazione, rilancio delle politiche attive del lavoro. Sono alcuni degli obiettivi a cui la Regione Puglia deve puntare senza lasciarsi sfuggire le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Risorse che “vanno spese tutte”, come ha sottolineato il segretario generale Cisl Puglia, Antonio Castellucci, durante l’incontro di presentazione, all’hotel Palace a Bari, di…
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Decarbonizzazione, formazione, rilancio delle politiche attive del lavoro. Sono alcuni degli obiettivi a cui la Regione Puglia deve puntare senza lasciarsi sfuggire le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Risorse che “vanno spese tutte”, come ha sottolineato il segretario generale Cisl Puglia, Antonio Castellucci, durante l’incontro di presentazione, all’hotel Palace a Bari, di “Pnrr in chiave Puglia”, uno studio messo a punto in questi ultimi mesi sullo stato in cui versa l’economia regionale. Presenti anche la segretaria organizzativa confederale della Cisl, Daniela Fumarola, e Alberto Fornasari, docente del dipartimento di Scienze della formazione, psicologia e comunicazione dell’Università di Bari. 

Dallo studio presentato dal sindacato emerge che l’economia della Puglia vale 76 miliardi di euro di pil (prodotto interno lordo) e circa 1 milione e 200 mila occupati. Nelle regioni del Mezzogiorno è seconda solo alla Campania. A questo dato bisogna aggiungere che la crisi generata (o potremmo dire accelerata) dall’emergenza sanitaria ancora in corso, ha dato un ulteriore contraccolpo, determinando nel 2020 una contrazione del pil regionale del 10,8%. A farne le spese, più di altri, sono stati i settori del turismo e della ristorazione rispetto a un’incidenza negativa registrata a livello nazionale pari all’8%. 
Per questo il sindacato oltre allo studio, ha voluto presentare alcune proposte che in buona sostanza vanno nella stessa direzione delle sei missioni del Pnrr ma in modo più concreto e, appunto, “in chiave Puglia”: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, rivoluzione verde e transizione ecologica. Lo ha fatto in un giorno non a caso, perché ieri è partito proprio da Bari il tour della Presidenza del Consiglio dei ministri dell’evento nazionale “Italia domani – Dialoghi sul piano nazionale di ripresa e resilienza”, che ha portato nel capoluogo il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli. Un bel segnale per Bari e la Puglia, a meno di un mese dalla visita (la prima nelle vesti di premier) di Mario Draghi. 

Il 13 agosto scorso la Commissione europea ha già erogato all’Italia, a titolo di prefinanziamento 24,9 miliardi come anticipo del 13% sui 191,5 miliardi dell’ammontare totale del Recovery Fund per il Paese fino al 2026. E la Regione Puglia è quella con il più alto numero di progetti approvati, 21 su un totale di 159 approvati in tutto il Paese. Da qui l’appello del sindacato rivolto al governo di supportare il lavoro dei mesi che verranno con degli staff tecnici.
L’intervista ad Antonio Castellucci qui

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