«Non mi avete tolto solo un mezzo, ma la stabilità di chi lavora onestamente». Inizia così la denuncia di Giulia, in arte Fata Bollicina, artista e animatrice per bambini a cui nei giorni scorsi è stato rubato il furgone di lavoro, a San Severo. Il danno non è solo privato. Il furto ha colpito indirettamente decine di famiglie e amministrazioni comunali che avevano già programmato eventi e spettacoli per i più piccoli. All’interno del mezzo non c’erano semplici oggetti, ma investimenti, attrezzature e scenografie.
«Non auguro il male a chi l’ha fatto» afferma, spiegando che il suo è un invito a riscoprire l’onestà: «Se togli, prima o poi ti verrà tolto». A ferire ulteriormente, anche la richiesta di riscatto: 4mila euro, più della metà del valore del mezzo.
«La magia e la leggerezza che porto in giro ogni giorno non viaggiano solo su quattro ruote», scrive. «Quelle non me le avete rubate e non me le ruberete mai». Un ringraziamento sentito va a chi si è mobilitato per aiutarla a ritrovare il furgone e a chi le è stato vicino in queste ore difficili, con messaggi, chiamate e presenza concreta. «Siete stati preziosi», conclude Giulia.









