«Uno nella vita deve scegliere da che parte stare, questa è la nostra parte. Per cercare di dare una mano. Ci viene naturale, non abbiamo neanche scelta. La nostra vita è così». Lo ha detto l’attore e conduttore televisivo Flavio Insinna che oggi è intervenuto nel borgo di Torretta Antonacci, il cosiddetto ghetto di Rignano, a San Severo, in provincia di Foggia, in occasione dell’inaugurazione della “Casa dei diritti e delle dignità Giuseppe Di Vittorio”.
Con il popolare conduttore de “L’eredità” di Rai1, oltre agli immigrati, c’era anche Simmaco Perillo della cooperativa “Al di là dei sogni” e il leader della Lega Braccianti Aboubakar Soumahoro che ha condiviso il video sui propri canali social.
«È per noi un’indescrivibile emozione poter avere un luogo tutto nostro dove poter fare le nostre assemblee popolari, i corsi di lingua italiana e l’alfabetizzazione sul tema dei diritti, della prevenzione e della sicurezza», scrivono su Facebook dalla Lega braccianti: «Abbiamo avviato un processo irreversibile di autodeterminazione per l’emancipazione socio-lavorativa e abbiamo potuto realizzare questo nostro presidio di Resistenza per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori braccianti».