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Gargano, Lopane sale in bici: «La ciclovia si farà»

È la seconda volta, in pochi giorni, che l’assessore regionale al turismo Gianfranco Lopane viene chiamato in causa per questioni inerenti il Gargano. E Lopane puntualmente smentisce. Allora se il «foggianesimo» di vendoliana memoria, ha infettato anche i garganici, il problema è serio, anzi è grave. Infatti, dopo il «respiro corto» del sindaco di Vico…
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È la seconda volta, in pochi giorni, che l’assessore regionale al turismo Gianfranco Lopane viene chiamato in causa per questioni inerenti il Gargano. E Lopane puntualmente smentisce. Allora se il «foggianesimo» di vendoliana memoria, ha infettato anche i garganici, il problema è serio, anzi è grave. Infatti, dopo il «respiro corto» del sindaco di Vico del Gargano, Michele Sementino, con cui Lopane si incontrerà nei prossimi giorni, ora tocca a uno sparuto gruppo di cicloamatori e ambientalisti che contestano l’ipotetico taglio delle strade del Gargano dal progetto del “Ciclo-Via dell’Adriatico”. Ancora una volta Lopane ha smentito questa voce: «come si fa- ci dice Lopane- a tener fuori le strade del Gargano dal turismo lento dei cicloamatori? Non so chi mette in giro tali voci. Di sicuro stiamo lavorando in Regione con il presidente Emiliano per una organizzazione viaria della linea ciclabile dell’Adriatico». Nel progetto, ci sarebbe anche l’opportunità di utilizzare parte della strada ferrata nella facilitazione di una importante pista ciclabile. «Come possiamo parlare di Turismo e soprattutto di turismo tutto l’anno – dice ancora Lopane- se poi dovessimo eliminare una parte essenziale di amici che amano lo slow delle nostre zone? Tutta la Puglia è interessata alla ciclovia adriatica e il Promontorio è fondamentale in questo particolare sistema di sviluppo turistico».

«La rete viaria del Gargano – conferma il Verde, Fabrizio Cangelli- deve tener conto sia della viabilità veloce che di quella lenta, sia di quella costiera che di collegamento con e tra le aree interne, come della prevista Ciclo-via dell’Adriatico. Le pinete, la macchia mediterranea, le faggete, le orchidee, la fauna presente, il paesaggio rappresentano i veri valori attrattivi del Gargano, causare una perdita anche parziale di questi valori, determina un enorme danno anche economico».
«E il Turismo Slow» continua Cangelli «è una parte essenziale dello sviluppo economico-occupazionale del nostro territorio. Perché Il turismo del Gargano è diverso e più stanziale rispetto ad altre località. Il turismo nel Gargano si presenta come un fenomeno prettamente stagionale, strettamente indirizzato al comparto balneare. I flussi turistici si concentrano nei mesi di luglio e agosto, in particolare per quanto riguarda il turismo domestico. Nonostante il turismo internazionale sembra offrire degli spiragli di destagionalizzazione ampliato nei mesi di maggio, giugno e settembre, i mesi detti “di spalla”, non è abbastanza da destagionalizzare l’offerta turistica del Promontorio e rimodulare i flussi anche nel resto dell’anno». Insomma, conclude Cangelli: «Il Gargano offre molto più delle sue spiagge».

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