È in dirittura d’arrivo l’accordo tra il ministero dell’Interno e la Regione Puglia per l’implementazione, sul territorio, «di alcuni supporti tecnologici come la videosorveglianza, richiesta soprattutto per alcuni tipi di reati come il traffico di rifiuti». Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha presieduto nella Prefettura di Foggia per fare il punto sulla situazione della criminalità e della sicurezza nel capoluogo dauno e in provincia.
La videosorveglianza sul territorio, ha spiegato Piantedosi, sarà implementata grazie a «una quota importante di fondi di sviluppo e coesione del ministero dell’Interno, 6 milioni e mezzo da destinare a questa tipologia di interventi in ambito regionale con un occhio di riguardo alla provincia di Foggia».
Nel corso del Comitato di oggi in Prefettura, ha proseguito il ministro, «abbiamo fatto un’analisi molto importante con l’ausilio anche dell’autorità giudiziaria e con tutte le articolazioni delle istituzioni dello Stato, anche con la sindaca e il presidente della provincia. Faremo dei seguiti e non è escluso che ci vedremo anche a Roma».
Il ministro parteciperà anche all’evento pubblico dedicato alla solidarietà e al contrasto all’usura nella provincia di Foggia organizzato dalla fondazione antiusura Buon Samaritano che celebra i suoi 30 anni di attività.
Durante la riunione del Comitato, ha aggiunto, «abbiamo affrontato il tema delle mafie territoriali e l’esigenza del rafforzamento di task force centrali, l’implementazione di alcuni supporti tecnologici come la videosorveglianza richiesta soprattutto per alcuni tipi di reati come il traffico dei rifiuti», ha precisato. «Abbiamo parlato anche di alcune aree cittadine, abbiamo fatto riflessioni sugli organici, sull’attenzione che abbiamo riservato al territorio e su quella che dobbiamo ancora riservare. Questo è un territorio su cui ho dato conto di numeri importanti che hanno riguardato solo, negli ultimi due anni, 495 uomini inviati tra le tre forze di polizia che, ahimè, hanno coperto in gran parte il turn over che è molto forte da queste parti».
A Foggia gruppi di cittadini chiedono anche l’intervento dell’esercito per garantire la sicurezza. «L’esercito – ha evidenziato il ministro – già sta affiancando le forze dell’ordine. Ma io ritengo che il compito primario sia quello delle forze dell’ordine. Noi stiamo facendo già un grande sforzo, che completeremo nel corso del prossimo biennio, a livello nazionale che è quello di rafforzare gli organici e di dare una quota parte importante anche a territori come questo».









