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Foggia, lo strano furto alla sede dell’Arif: cosa cercavano veramente i ladri?

Toccherà alla polizia sciogliere alcuni interrogativi del furto negli uffici dell’Arif di via Spalato a Foggia. Perché quello che sembrava il più classico dei furti, finalizzato a portare via monitor e computer, potrebbe avere anche qualche altra chiave di lettura, molto più inquietante. I ladri, al momento ignoti, ma si stanno verificando i filmati della…
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Toccherà alla polizia sciogliere alcuni interrogativi del furto negli uffici dell’Arif di via Spalato a Foggia. Perché quello che sembrava il più classico dei furti, finalizzato a portare via monitor e computer, potrebbe avere anche qualche altra chiave di lettura, molto più inquietante.

I ladri, al momento ignoti, ma si stanno verificando i filmati della videosorveglianza, sono entrati in azione nella notte di domenica e hanno praticamente ripulito gli uffici dell’Arif di computer, monitor e tablet, usati dal personale per le attività quotidiane di monitoraggio e sorveglianza del territorio, oltre ad aprire gli armadi che custodivano pratiche delle attività realizzate.

L’interrogativo

Fin qui, il furto sarebbe da rubricare nella malsana pratica di rubare materiale tecnico che può essere facilmente rivenduto o piazzato sul mercato clandestino. ma c’è altro che lascia perplessi gli investigatori.

I ladri sono entrati negli uffici forzando una porta posteriore all’ingresso principale e, una volta dentro, hanno aperto alcune porte chiuse a chiave, ma soprattutto hanno messo a soqquadro la stanza della responsabile della sede, aprendo anche la cassaforte e portando via il contenuto: buoni carburanti e altra documentazione contabile.

Cercavano qualcosa in particolare? Dovevano portare via documentazione “sensibile”? O volevano solo causare un danno per ritardare le attività di programmazione dell’Arif in vista della stagione estiva e del contrasto agli incendi boschivi?

L’altro aspetto

Ancora più inquietante l’altro interrogativo che attende risposta. Se erano ladri senza un preciso obiettivo, perché hanno risparmiato dal furto le stanze degli uffici regionali che condividono la sede con l’Arif’? In pratica, gli investigatori cercheranno di dare una risposta all’interrogativo sul modus operandi dei ladri che hanno avuto tutto il tempo per entrare in tutte le stanze, ma decidono di farlo solo in alcune e, guarda caso, sono solo quelle dell’Arif.

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