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Foggia, cittadini contro la mafia: «Siamo vicini all’assessore Rignanese»

Decine di commercianti e cittadini di Monte Sant’Angelo si sono dati appuntamento ieri mattina in piazza della Libertà per un sit-in in sostegno all’assessore Generoso Rignanese al quale hanno incendiato l'auto con un atto di intimidazione mafioso. “Monte si rialza”, il claim, che ha visto i partecipanti seduti a terra in un flashmob di protesta…
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Decine di commercianti e cittadini di Monte Sant’Angelo si sono dati appuntamento ieri mattina in piazza della Libertà per un sit-in in sostegno all’assessore Generoso Rignanese al quale hanno incendiato l’auto con un atto di intimidazione mafioso. “Monte si rialza”, il claim, che ha visto i partecipanti seduti a terra in un flashmob di protesta e di sensibilizzazione contro la presenza criminale nella città dell’Arcangelo e contro gli 11 attentati che hanno scosso l’inizio d’anno in Capitanata.

«L’ennesimo attacco alla nostra città, alla nostra serenità – ha scritto l’imprenditore pastaio Domenico Prencipe -. L’attacco nei confronti di chi quotidianamente si impegna per dare lustro a questo territorio, un atto criminale che annulla anni di sacrifici. Ho partecipato assieme a chi vuole vivere con forza in un luogo civile, di confronto, di crescita e di speranza. Ho sostenuto Generoso, per stare accanto a Raffaella Simone e tutte le vittime di questa ondata di violenza e di prepotenza. Queste battaglie non si fanno da soli, serve il supporto della parte sana della comunità, che rappresenta la stragrande maggioranza ahimè troppo silenziosa contro il rumore dei prepotenti».
«Non tutti stanno in silenzio – ha commentato dopo il sit-in l’operatore agrituristico Michele Simone – non tutti hanno paura e gli altri devono smetterla di averla. Siamo confortati da chi sta iniziando a non averne».
Commosso il ringraziamento dell’assessore al Bilancio sui social. Generoso Rignanese guarda avanti e scrive: «È veramente poco dire grazie a chi in un tempo ristretto attraverso il passaparola, nonostante la situazione, si è adoperato per organizzare il flashmob. Il vescovo, le associazioni, le parrocchie, le forze dell’ordine, le attività commerciali, il consiglio comunale, i cittadini, gli amici e la famiglia. Un sit-in simbolico e silenzioso durato 11 minuti, scandito da 11 tocchi di tamburo che rappresentano gli 11 attentati avvenuti in questa provincia nei primi giorni del 2022. Non a Generoso Rignanese ma a tutte quelle persone, chiunque esse siano, che subiscono qualsiasi forma di violenza, sia essa fisica, morale o materiale. Questa è Monte Sant’Angelo, non altro. Lo Stato c’è e ci sarà, lo vedremo prestissimo ne sono sicuro, ma è ancora più importante che nessuno di noi, la parte sana e maggioritaria della città, dica mai “ma chi me lo fa fare”».

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