Un ponte sanitario lungo quattromila chilometri per combattere una delle piaghe più dolorose dell’Africa occidentale: la mortalità materna e neonatale. Da ieri, una task force dell’ASL Foggia è operativa in Senegal, nel comune di Rufisque Ouest (regione di Dakar), per dare gambe e cuore al progetto “Alleanza per la vita”.
Fino al prossimo 4 dicembre, tre professionisti foggiani lavoreranno fianco a fianco con il personale locale: Antonio Lacerenza (Direttore del Dipartimento Materno-Infantile), Donatella Mescia (medico di medicina generale) e Marilena Soldano (medico del 118). La loro non è una visita di cortesia, ma una missione operativa di formazione intensiva rivolta a medici e infermieri senegalesi.
I numeri dell’emergenza
L’intervento nasce da un dato drammatico. Nel 2020, il Senegal ha registrato 237 decessi materni ogni 100.000 nati vivi: un abisso se confrontato con gli standard europei. Le cause sono spesso prevenibili: emorragie, infezioni, complicanze ostetriche e aborti non sicuri. L’obiettivo nazionale è scendere a 140 decessi entro il 2030, e il supporto dei medici pugliesi serve proprio a questo: trasferire competenze per gestire le emergenze durante gravidanza, parto e post-partum.
L’iniziativa è il tassello centrale del progetto Santé pour ma Ville, sostenuto dalla Regione Puglia e realizzato grazie alla sinergia tra le associazioni di volontariato Il Vangelo della Vita ODV, Africa United APS e le istituzioni locali. Il patto di cooperazione, di durata triennale, prevede non solo la formazione, ma anche il miglioramento delle infrastrutture e la fornitura di attrezzature sanitarie per l’area metropolitana di Dakar.
«Questa missione rappresenta un’autentica alleanza per la vita, per dare concretamente valore alla salute come bene universale», ha dichiarato dal Senegal il dottor Antonio Lacerenza. «Lavorare con i colleghi senegalesi significa condividere conoscenze e trasferire competenze utili per salvare vite. La cooperazione internazionale non è un gesto isolato, ma un percorso comune che rafforza entrambi i sistemi sanitari».












