Alessandra Matarante, esponente di Forza Italia, chiederà formalmente il riconteggio delle schede elettorali, anche alla luce di alcune contestate, per verificare se effettivamente Primiano Di Mauro ha ottenuto due voti in più di lei che gli consentiranno di diventare il nuovo sindaco di Lesina.
È stata una serata al cardiopalma quella di lunedì sera nelle quattro sezioni elettorali della città lagunare. Nello spoglio i due sfidanti, ex alleati, hanno alterano sorpassi e controsorpassi. Al termine, l’ex primo cittadino ha prevalso sulla sua ex vice sindaca per soltanto due voti. «È una vittoria di tutti. Ci riprendiamo quello che malamente ci hanno tolto», è stato il commento a caldo di Di Mauro che, sportivamente, ammette che «è giusto se gli avversari chiederanno il riconteggio». Mentre non si sbilancia sulla nuova squadra, anche se annuncia di voler partire «dai più suffragati».
Lo scenario
Torna quindi in sella al municipio l’esponente del Carroccio dopo che la sua coalizione era stata disarcionata proprio da Matarante che aveva abbandonato la giunta e la maggioranza facendo così cadere l’amministrazione.
Adesso bisognerà attendere i tempi tecnici per la verifica dei voti e poi Di Mauro potrà mettersi al lavoro, partendo, afferma sempre il neosindaco, «dalla passerella sul lago, dalle strade e dal verde pubblico». Questa vittoria, chiosa Di Mauro, ha anche qualcosa di soprannaturale: «il bene che ha prevalso sul male». Nulla di fatto per il terzo candidato, Antonio Trombetta, esponente storico della politica lagunare, pur avendo racconto 1130, contro i 1298 di Matarante e i 1300 del vincente Di Mauro.