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Cronaca Foggia

Borgo Mezzanone, lavoratori stranieri malpagati e costretti al freddo nel ghetto

Da quasi una settimana sono senza energia elettrica. Una situazione che li ha portati a scendere in piazza e sfilare per le strade del capoluogo daunio per denunciare la loro precarietà. Sono i lavoratori della pista di Borgo Mezzanone che hanno partecipato allo sciopero generale proclamato a livello nazionale da Cgil e Uil contro la manovra del Governo.

La denuncia

Lavoratori e lavoratrici che ai tanti disagi connessi alle precarie condizioni abitative, aggravate ora dall’arrivo della stagione fredda, vivono in questi giorni un problema in più, la totale mancanza di energia elettrica nella zona, come denunciano la segretaria provinciale della Camera del Lavoro, Magdalena Jarczak, e il segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Tarantella «la zona è in totale black out elettrico. Sono immaginabili le conseguenze per la vita quotidiana: dalla possibilità di ricaricare un telefono e poter avere contatti con i propri familiari o tra lavoratori, fino alla possibilità di ricorrere a stufe elettriche per riscaldarsi nelle ore notturne.

Un disagio insostenibile che attiene alla violazione di diritti umani minimi». I due sindacalisti chiedono l’immediato intervento delle istituzioni locali e del prefetto per trovare soluzione al disagio di migliaia di di lavoratori e lavoratrici stranieri e straniere, costretti a vivere in condizioni di precarietà e, adesso, anche al freddo e al gelo, e con i rifornimenti di acqua che arrivano a giorni alterni.

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