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Avevano organizzato un summit per rimodulare attività di spaccio ed evitare controlli: 10 arresti nel foggiano

Si avvicendavano nella preparazione delle dosi di droga, si scambiavano il bilancino, che chiamavano “Tamagotchi”, da cui il nome dell’operazione eseguita dalle prime ore dell’alba dai militari della compagnia di San Giovanni Rotondo, coadiuvati dal Comando Provinciale di Foggia, dall’11° Reggimento “Puglia”, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e dal Nucleo Cinofili di Modugno. Dieci persone…
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Si avvicendavano nella preparazione delle dosi di droga, si scambiavano il bilancino, che chiamavano “Tamagotchi”, da cui il nome dell’operazione eseguita dalle prime ore dell’alba dai militari della compagnia di San Giovanni Rotondo, coadiuvati dal Comando Provinciale di Foggia, dall’11° Reggimento “Puglia”, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e dal Nucleo Cinofili di Modugno.

Dieci persone residenti a San Marco in Lamis, San Severo e Apricena sono state arrestate.
Grazie ai tracciati gps sistemati su alcune auto, gli investigatori hanno accertato che in una occasione alcuni degli indagati hanno partecipato a un summit convocato in un locale di San Severo con la duplice finalità di rimodulare le attività di spaccio ed acquisto di sostanze stupefacenti e di individuare sistemi e strategie per eludere le attività di controllo da parte dei carabinieri.
L’operazione ha preso vita da una costola dell’indagine “Terminal”, eseguita ad aprile del 2020, quando venne eseguita una ordinanza di custodia cautelare a carico di tredici persone, indiziate dei reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Approfondendo i contatti di uno degli arrestati nell’ambito dell’operazione “Terminal”, sono stati monitorati alcuni presunti esponenti della malavita di San Marco in Lamis e sono stati ricostruiti (in termini indiziari) diversi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti: cocaina, hashish e marijuana. Controlli, pedinamenti e intercettazioni telefoniche e ambientali hanno portato all’acquisizione di indizi sulla commissione dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in varie zone del comune di San Marco in Lamis, anche in prossimità delle abitazioni delle persone arrestate oltre che nelle vicinanze di un bar dello stesso comune.
I militari hanno individuato anche i luoghi in cui avveniva il confezionamento in dosi delle sostanze stupefacenti. I numerosi episodi di spaccio hanno indotto gli investigatori ad approfondire ogni attività illecita fino ad arrivare ai fornitori, proprio alla luce dell’ingente quantitativo di sostanze spacciate ogni giorno. Sono stati così identificati i principali fornitori di droga, che agivano nel comune di San Severo. Numerosi sono stati i sequestri di piccole quantità delle varie sostanze stupefacenti a carico dei vari assuntori, tutti segnalati alla Prefettura di Foggia mentre la perquisizione eseguita dai Carabinieri della Stazione di San Marco in Lamis in un locale in uso agli indagati, ha consentito il recupero e il sequestro di quasi due chili di marijuana.
«Va precisato che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che gli arrestati, seppur attinti da gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati per i quali è stata applicata la misura detentiva, non possono essere considerati colpevoli fino alla condanna definitiva», precisano i carabinieri. L’operazione Tamagotchi segue, a qualche settimana di distanza e in parte sullo stesso territorio, l’operazione Fortino, messa a segno a San Severo, così denominata poiché i luoghi in cui si svolgeva l’attività di spaccio venivano individuati in un complesso abitativo di difficile permeabilità ed accesso per la presenza di cancelli, videocamere, videocitofoni e vedette. L’indagine “Fortino”, eseguita dai carabinieri della Compagnia di San Severo con l’esecuzione di 13 ordinanze di custodia cautelare, assieme all’odierna operazione Tamagotchi «rappresentano un ulteriore risultato della Procura della Repubblica di Foggia e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto alla delittuosità nell’area dell’Alto Tavoliere».

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