Qualcuno ha detto: «Chiudete gli occhi e vedrete la bellezza». Qualcun altro, dalle nostre parti, in maniera sublime ha aggiunto: «I panzerotti ci insegnano che la bellezza interiore vale molto di più di quella esteriore». I napoletani, dal Tirreno, da sempre asseriscono che: «Ogni scarrafone è bell’ ‘a mamma soja». Dunque il mio augurio è che il 2022 ci veda tutte e tutti superare la barriera dell’ovvio e dell’apparente per cercare, scoprire e godere di tutte quelle verità nascoste che producono gioia e piacere.
Auguro a Voi di trascorrere tutto l’anno prossimo alla ricerca della verità, perché la bellezza altro non è che la sua scoperta.
Certo sono giorni non facili da vivere. La pandemia, lo strazio del lavoro che manca (specialmente per i più giovani e le donne), il costo della vita che aumenta (e penso alle bollette di luce e gas), la maggior parte della classe politica più attenta alle parole che ai fatti, la corruzione che dilaga, l’eccessiva semplificazione di problemi molto più seri, l’essere circondati da sempre più terrapiattisti e scettici. E potrei continuare per altre cento righe. Insomma, lo sconforto rischia di avere la meglio su di noi e -piano piano – di indebolirci, offuscandoci gli occhi della mente o – peggio – quelli del cuore, rendendoci cinici e distaccati, distanti dalla comunità, rintanati nel nostro orticello ben innaffiato. Ecco questo è proprio quello che non dobbiamo fare nel 2022.
Se proprio vogliamo assolvere ad un buon proposito, oltre alla dieta dopo le feste, puntiamo ad essere solidali con gli altri e per gli altri. È l’unica via di scampo che abbiamo per rendere il prossimo anno migliore del precedente. Noi come giornale saremo al vostro fianco. Alla ricerca della bellezza, ovvero della verità.