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Lo scoop di Covatta: la donna è un essere superiore

La donna è superiore all’uomo. È questa, ridotta ai minimi termini, la tesi che vuole dimostrare Giobbe Covatta nel suo ultimo spettacolo “Scoop. Donna Sapiens”, portato in scena ieri sera al Teatro Traetta di Bitonto, prima data di un mini tour pugliese che lo vedrà impegnato anche stasera al Teatro Comunale di Galatone e domani…
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La donna è superiore all’uomo. È questa, ridotta ai minimi termini, la tesi che vuole dimostrare Giobbe Covatta nel suo ultimo spettacolo “Scoop. Donna Sapiens”, portato in scena ieri sera al Teatro Traetta di Bitonto, prima data di un mini tour pugliese che lo vedrà impegnato anche stasera al Teatro Comunale di Galatone e domani al Nuovo Cinema Paradiso di Melendugno.

Tra riflessioni autentiche, a tratti pungenti e per certi versi amare, e toni più leggeri e scherzosi, il comico napoletano (anche se formalmente nato a Taranto, è a Napoli che cresce sin dalla prima infanzia) ci tiene a dimostrare l’assoluta preminenza – intellettiva, etica, umana – della donna rispetto alla sua controparte maschile. E per convalidare tale tesi sonda diversi terreni del pensiero umano, dalla storia, alla sociologia, alla medicina, giungendo sempre alla stessa conclusione: i maschi non reggono il paragone con le femmine. Secondo l’autore infatti, che ha ideato lo spettacolo assieme alla moglie Paola Catella, già co-autrice con lui del libro “Donna sapiens. Il maschio è una specie animale o una specie di animale?” (Giunti Editore), i maschi hanno un modo di affrontare la vita decisamente poco elastico, improntato com’è all’uso sciocco della forza e al ricorso irrazionale alla violenza. Laddove la donna, invece, crede nel dialogo, nella parola, mostrando qualità inequivocabili.
Sul palco Covatta evoca interviste impossibili con personaggi importanti che supportano l’assunto di fondo: da Dio stesso, che rivela gli spassosi retroscena della creazione dell’uomo e della donna, fino a un improbabile uomo del futuro che avverte l’umanità dei rischi connessi al predominio del maschilismo, passando per Nello, il povero membro maschile che chiede aiuto per pessime condizioni in cui versa, oppresso com’è dai risibili appetiti sessuali del suo padrone. Covatta unisce dunque una sorta di “divulgazione antimachista” all’umorismo a cui ci ha abituato in più di trent’anni di carriera, sin dal suo debutto in Rai con “Tiramisù” nel 1988. Dimostrando così, nel suo modo comico e surreale, il proprio amore per le donne, a cui dedica in finale un poetico omaggio.
La stagione teatrale del Comune di Bitonto riprende quindi nel nuovo anno con il piglio giusto, quello sociale, focalizzato sull’essere umano e sull’analisi delle sue relazioni con i propri simili e con se stesso. Del resto ad inaugurare la stagione di prosa partita da pochissimo è stato un altro spettacolo a metà tra commedia e satira sociale – “Contrattempi Moderni” di Raffaello Tullo – e Ambra Angiolini avrebbe dovuto proseguire con un intenso spettacolo sul tema del bullismo, poi rimandato a data da definire. Prossimo appuntamento sarà invece “About Lolita”, previsto il 28 gennaio, salvo annullamenti dovuti alla pandemia, con Gaja Masciale, giovane attrice terlizzese apparsa accanto alla bitontina Bianca Guaccero nella fiction di Raiuno “Fino all’ultimo battito” e nel film per il cinema “Ancora più bello”.

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