Debutto nazionale domani sera al Teatro Comunale di Ruvo di Puglia con “La Pescatrice di Perle”, lo spettacolo scritto e diretto da Valeria Simone, interpretato da Marianna De Pinto con le scene e il disegno luci firmato da Michelangelo Campanale. Lo spettacolo porta in scena una riflessione sul collasso dell’etica e parte dall’esperienza di apolide e rifugiata della filosofa e storica tedesca naturalizzata statunitense Hannah Arendt. Una produzione della Compagnia Acasâ con il supporto della compagnia La Luna nel Letto sostenuta dal TRAC_Centro di residenza pugliese.
La pescatrice di perle è colei che raccoglie i tesori del pensiero e della tradizione che erano andati perduti ed è in grado di renderli attuali, di utilizzarli per raccontare il mondo e per interpretare i momenti bui del presente. Costretta alla migrazione e ad essere un’apolide in quanto ebrea e perseguitata dalle leggi razziali, la Arendt fu costretta a lasciare il suo paese per andare prima in Francia e poi negli Stati Uniti.
“La pescatrice di perle” è uno spettacolo che parte dalla sua esperienza di rifugiata attraverso la quale dà avvio ad una riflessione sull’umanità contemporanea spesso caratterizzata dall’assenza di pensiero. Partendo dalla sua biografia di donna e pensatrice internata in un campo di prigionia per ebrei in Francia e dovendo affrontare la tragedia dell’Olocausto, lo spettacolo ripercorre la storia di quegli anni dando attenzione a quegli elementi critici ancora presenti nel nostro tempo, quale la fragilità del pensiero che fa tentennare le nostre società verso l’esclusione e le dittature. Hannah Arendt si definiva una pensatrice, una esperta di teoria politica; ed è così che lo spettacolo vuole raccontarla, appassionata degli affari umani e con un grande amore per il mondo.
«La pescatrice di perle è stato scritto nel 2019. Un primo allestimento è stato realizzato nel 2020 e presentato come studio. Nella primavera del 2021 lo spettacolo ha vinto il premio della stampa al Roma Fringe Festival e contemporaneamente ha vinto il bando di residenza artistica del Trac, in seguito al quale è stato realizzato un nuovo allestimento scenico curato da Michelangelo Campanale, nel Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, dove finalmente debutta questa sera. La parola d’ordine in questi anni è stata resistere, continuare a curare e amare un lavoro, non sapendo quando e dove avrebbe potuto mostrarsi, perchè si sono susseguite chiusure e paure. Ma adesso siamo qui e siamo pronte ad incontrare il pubblico. In questo spettacolo, oltre al senso del pensiero di Hannah Arendt, che ha rappresentato una guida importante, c’è questo perseverare, questo saper aspettare, questo custodire le cose in cui crediamo profondamente», dichiara Valeria Simone, regista e drammaturga della Compagnia Acasa.