Non tutti sanno che il classico pallone utilizzato per il gioco del calcio è un’invenzione di Archimede, il genio matematico di Siracusa vissuto nella Magna Grecia. A questo oggetto icona della scienza applicata è dedicata la copertina di “Calciosofia” il lavoro editoriale di Francesco Monteleone (filosofo, giornalista e autore di programmi tv) che, con semplicità e simpatia, grazie alle illustrazioni di Giuseppe Inciardi, trasporta nel calcio i concetti filosofici.
Del resto, in pochi ricordano che nell’antica Grecia, dove è nato lo sport agonistico, i ragazzi venivano educati nelle palestre da istruttori per il corpo e da filosofi per lo spirito. «In passato – spiega Monteleone – non era distinto l’allenamento fisico da quello morale. Il campione nella terra in cui sono nate le Olimpiadi doveva essere un virtuoso anche dal punto di vista mentale. Questa cosa mi insospettì, perché ai giorni nostri non è così». A seguito di questo pensiero ha preso forma il libro, disponibile dal 9 dicembre su Amazon, che senza grandi pretese vuole completare l’allenamento con l’“allenamente”, cioè trasmettere ai giovani calciatori quei valori culturali e morali che non trovano né a casa, né a scuola, né tantomeno negli spogliatoi.
«Questo è un libro propedeutico, pensato per i ragazzi che vogliono essere adulti ma che viene apprezzato anche dagli adulti-ragazzi, ovvero quelle persone che non conoscono alcuni aspetti del calcio, contenuti nel testo. Non l’ho scritto per guadagnare piuttosto per far circolare le idee, perché il sapere deve essere spiegato semplicemente e deve generare un impatto sociale». In poco più di 50 pagine, suddivise in 10 paragrafi, vengono sviscerati numerosi concetti filosofici che portano alla comprensione di quanto sia importante una buona mente per avere un buona condizione fisica. Ad esempio come Aristotele nella “Retorica”, dedica ampio spazio al concetto di amicizia, così Monteleone nel suo lavoro mostra come i concetti del filosofo siano applicabili anche nel calcio.
«Un giocatore istruito fa in campo cose che uno poco affine al sapere non fa. Lo sport rafforza la mente. In questo caso io faccio l’operazione contraria, voglio che la mente rafforzi il corpo». Per la realizzazione di questo libro è stato fondamentale l’incontro tra Monteleone e l’avvocato Pietro Ingravallo, specializzato sul diritto sportivo, ex Direttore sportivo del Bisceglie Calcio. Il dirigente ha condotto l’autore a tenere delle lezioni di filosofia prima alla categoria giovanile, poi alla prima squadra e successivamente, lavorando per il Campobasso, ha organizzato queste lezioni anche in Molise.
Ma Francesco Monteleone non vuole fare il mental coach, ovvero lo psicologo che fa rafforzare la mente. Lui vuole trasmettere l’insegnamento morale. «Nel calcio, come ci suggerisce un assioma molto elementare, vince chi fa meno errori. Ma cosa è l’errore? Dal punto di vista filosofico ha tutta una serie di caratteristiche che se spiegate possono essere comprese e quindi riconosciute. Probabilmente il mio è il primo caso in cui un filosofo entra negli spogliatoi».