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Gianni Ciardo porta in scena il suo “Novecento”

Gianni Ciardo non ha bisogno di presentazioni, chi non lo ha visto - almeno una volta nella vita - a teatro, al cinema o in tv? Attore, regista, musicista, in 38 anni di carriera ci ha fatto tutte e tutti sorridere, se non ridere di gusto. Se non riflettere, anche. Oggi, a 72 anni, torna…
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Gianni Ciardo non ha bisogno di presentazioni, chi non lo ha visto – almeno una volta nella vita – a teatro, al cinema o in tv? Attore, regista, musicista, in 38 anni di carriera ci ha fatto tutte e tutti sorridere, se non ridere di gusto. Se non riflettere, anche. Oggi, a 72 anni, torna su uno dei palchi più importanti di Bari, quello del Teatroteam con “Novecento” di Alessandro Baricco, nella sua originaria versione teatrale, pensata per Eugenio Allegri. Il debutto è stasera alle 21.00 con apertura porte alle 20.30. 

Novecento torna dunque a prendere corpo su un palco, per far rivivere l’emozionante racconto del personaggio vissuto fra la prima e la seconda guerra mondiale e ritrovato, ancora bambino, da un marinaio di una nave, luogo metafora di un mondo incontaminato ed affascinante, che il personaggio decifra attraverso il potere della musica. 
Gianni, come è nata l’idea dello spettacolo?
«Da anni pensavo di farlo e quando Bartolomeo Pinto (fondatore e direttore artistico del Teatro Team) che ringrazio – mi ha chiamato proponendomi di aprire la stagione Comix di quest’anno ho deciso, e ha funzionato. Ho sentito Baricco che mi ha dato l’ok, e già questo per me è stato un successo». 
Accanto a Gianni, che interpreterà Novecento, sul palco ci saranno Franco Ferrante – nei panni di un inconsueto portiere di un misterioso luogo in cui Novecento giungerà e in cui inizierà a raccontare la propria vita sulla nave Virginian – e Marilù Quercia, sognante e trasognato amore perduto. 
«E siccome tutti ormai fanno la regia, la faccio anch’io, e continuo a divertirmi e a fare teatro» aggiunge sornione.
Dal romanzo di Baricco è nato un film nel ‘ 98, scritto e diretto da Giuseppe Tornatore, con Tim Roth e Clarence Williams III. Cosa dobbiamo aspettarci di diverso?
«Ho tradotto il film a teatro. Ma lo spettacolo parte dopo che la nave è saltata in aria. Naturalmente fa ridere, ma lo fa su situazioni surreali, con molta eleganza. Una risata seria» aggiunge ridendo a sua volta «moderata, croccante. Per mettere in evidenza che noi a Bari siamo capaci di fare altro». 
Ai forti richiami al film di Tornatore, si unisce, dunque, la cifra umorista di Gianni Ciardo che fa breccia anche in questo lavoro, creando sorprese, colpi di scena, momenti di godibile ilarità, pur nell’assoluto rispetto della delicata tessitura del racconto di Baricco.
Cosa significa per te aprire la stagione Comix del Teatro Team?
«Sono lusingato che Bartolomeo Pinto mi abbia chiamato, della considerazione che ha di me. Sono soddisfazioni che, un po’ alla volta, arrivano. E sono felicissimo, la dignità è importante, solo in amore si perde la dignità ma nel resto bisogna mantenerla».
Ti è capitato di perderla la dignità in amore Gianni?
«Beh sì, quando è grande l’amore non ci pensi più alla dignità, alle guerre, no. Vivi. Io ho l’amore per tutto quello che faccio, per la chitarra, per il pianoforte, per la vita soprattutto. E poi ho l’amore per me stesso… Ma stiamo andando sul filosofico?!?» conclude e ridiamo insieme di gusto.
Biglietti disponibili presso il botteghino del Teatroteam: 080.5210877 – 080.5241504.

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