Farà tappa anche a Bari, il primo ottobre prossimo, il tour nei teatri di Diodato che, alla vigilia della 74esima edizione del Festival di Sanremo che lo vedrà tra i protagonisti con il brano “Ti muovi“, ha annunciato le date dei live che si terranno in autunno nei teatri italiani dopo la tournée estiva in Europa, America e Cina.
Quella di Bari, che si terrà nel teatro Petruzzelli, sarà la seconda tappa del tour prodotto da Magellano concerti, che partirà dal teatro Moderno di Grosseto.
Sarà poi la volta del teatro Toniolo di Mestre (il 5 ottobre), del teatro Arcimboldi di Milano (il 6 ottobre), dell’Auditorium Parco della musica di Roma (il 9 ottobre), del teatro Augusteo di Napoli (l’11 ottobre), del teatro Rossini di Civitanova Marche (il 18 ottobre), del teatro Massimo di Pescara (il 19 ottobre), del teatro Golden di Palermo (il 23 ottobre), del teatro Metropolitan di Catania (il 24 ottobre), del teatro Golden di Rende (il 26 ottobre), del teatro Verdi di Firenze (il 29 ottobre), dell’Europauditorium di Bologna (il 30 ottobre), del teatro Colosseo di Torino (il 14 novembre), del teatro Sociale di Mantova (il 16 novembre) e si concluderà il 17 novembre a Trento nell’auditorium Santa Chiara.
I biglietti saranno disponibili da domani alle 16 nei circuiti di prevendita abituali.
Prima del tour, però, Diodato porta a Sanremo, sul palco dell’Ariston, tutta la sua cifra stilistica, energica, elegante ed unica. “Ti muovi” uscirà su tutte le piattaforme digitali nella notte di mercoledì 7 febbraio e sarà accompagnato dal videoclip ufficiale, una rappresentazione del legame indissolubile tra l’emozione e il movimento interiore, che si riflettono anche all’esterno.
“Ti muovi” (Carosello Records), scritto, composto e arrangiato dallo stesso Diodato, che ne firma anche la produzione artistica con Tommaso Colliva, è una ballad intensa ed energica, un prezioso viaggio nell’animo di un essere umano che si trova ad affrontare emozioni inaspettate. E l’emozione, partendo dall’etimologia della parola stessa, è qualcosa che crea movimento, che scuote equilibri e rimette in discussione le verità che avevamo con fatica costruito. È il riaffiorare di sensazioni e visioni che sembravano essere lontane, ma che riemergono con forza forse anche per volontà.
Nella serata di venerdì dedicata alle cover, Diodato si esibirà sul palco del teatro Ariston con “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè, uno dei brani che l’hanno ispirato a diventare il cantautore che è oggi. Al suo fianco ci sarà un amico, Jack Savoretti, cantautore di origine genovese che lo accompagnerà in quest’esibizione unica per omaggiare Fabrizio De Andrè a 25 anni dalla sua scomparsa su uno dei palchi più importanti della musica italiana.
Diodato torna sul palco dell’Ariston per la quarta volta a dieci anni dalla sua prima partecipazione nel 2014 con il brano “Babilonia” e per la prima volta dopo aver trionfato nel 2020 con “Fai Rumore” (triplo platino), brano che ha portato ufficialmente nel 2022 sul palco di Eurovision a Torino con una versione alternativa, inedita e una performance che ad oggi viene riconosciuta come una delle più belle ed emozionanti viste all’Eurovision.
In occasione dell’annuncio del tour di Diodato nei teatri, il cantautore è pronto per un nuovo capitolo musicale che racchiude e celebra proprio la dimensione live. Il palco è da sempre per il cantautore un porto sicuro ed è proprio lì che finalmente si libera l’energia di ogni brano, creando una connessione unica con il pubblico in un momento di condivisione. È per questo che il cantautore ha annunciato che questa primavera pubblicherà un album realizzato attraverso il processo inverso, che si distingue dal metodo classico: Diodato, infatti, ha scelto di registrare in studio un disco che coglie e cristallizza le emozioni dei live e tutta l’energia che ha vissuto sui palchi di tutta Italia negli ultimi anni, donando nuova vita al suo repertorio.
A gennaio scorso Diodato ha vinto il Ciak d’Oro per la categoria “Miglior canzone originale” con il brano “La mia terra”, parte della colonna sonora del film Palazzina Laf, diretto da Michele Riondino con cui condivide la direzione artistica dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante.