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Bari, Les Poupées di pezza in mostra alla Libreria Campus

Quando era a Berlino, al parco di Steglitz, Kafka incontrò una bambina in lacrime perché aveva smarrito la sua bambola. Lo scrittore la tranquillizzò tramite quello che sapeva fare meglio: scrivere ogni giorno lettere da leggere alla piccola, fingendo di essere il destinatario delle missive inviate dalla bambola. Questa storia esemplifica il rapporto che un…
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Quando era a Berlino, al parco di Steglitz, Kafka incontrò una bambina in lacrime perché aveva smarrito la sua bambola. Lo scrittore la tranquillizzò tramite quello che sapeva fare meglio: scrivere ogni giorno lettere da leggere alla piccola, fingendo di essere il destinatario delle missive inviate dalla bambola. Questa storia esemplifica il rapporto che un bambino ha con il suo giocattolo e la sensibilità di un adulto che lo coglie e lo preserva. Adelaide Sorrenti, architetta e figurinista di moda barese, con le sue Les Poupées, bamboline di pezza handmade, sottoscrive la sacralità di questa corrispondenza che, spesso, oltrepassa i confini numerici e abbraccia tutte le età.

«La realizzazione delle bamboline – dichiara l’architetta – nasce dal rapporto con mia madre che le realizzava insieme a me. Ho cominciato a fare lo stesso con mia figlia Anita. È iniziato per gioco, poi, una bambolina tira l’altra, abbiamo iniziato una produzione giornaliera».
Nelle ultime settimane, lo sfondo che le bamboline di pezza hanno trovato è quello della Libreria Campus di Bari. In questo spazio, l’arte del taglio e cucito di Adelaide Sorrenti dà vita a personaggi di libri per bambini, che dalla carta stampata assumono forma tridimensionale, invitando alla lettura i più piccoli. «Frequento da anni la libreria. Il libro dal quale prendo spunto – dichiara l’architetta – per la realizzazione della bambolina che lo accompagnerà, viene scelto sia in base al suo messaggio, sia alle sue forme e colori, affinché il personaggio che prenderà forma possa toccare delle corde emotive».
Dalle bambine alle signore, tutti amano queste creature delicate e graziose. «Les Poupées – continua – hanno dimensioni e destinazioni differenti. Gli adulti apprezzano soprattutto il formato più piccolo. Le “mise en place”, invece, hanno una misura intermedia e diventano bomboniere per matrimoni e comunioni. Realizzo anche bamboline a tema, come mascotte per eventi letterari».
Dopo la prima esposizione personale a settembre presso Palazzo Romano Eventi a Gioia del Colle, sono tante le iniziative che accompagnano la mente e la mano di Adelaide Sorrenti: da laboratori con le scuole in progetti di Kinder Bauhaus, a produzione di bamboline per smash cake. Nei prossimi mesi, invece, Les Poupées potrebbero emigrare in Provenza, o prendere parte a una pièce teatrale, la quale metterebbe in scena proprio l’aneddoto di Kafka della bambina e la sua bambola.

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