Un tratto di spiaggia trasformato in un deposito di merce contraffatta: sequestrati 9mila capi a Porto Cesareo

Una distesa di abiti contraffatti è stata scoperta su un ampio tratto di spiaggia a Porto Cesareo. La merce era destinata al rifornimento dei venditori ambulanti abusivi che d’estate affollano i lidi.

I carabinieri hanno scoperto il “deposito” grazie alla telecamera installata su un drone che stava sorvolando l’area per un controllo antidroga.

Durante il volo il drone ha filmato una distesa di grandi sacchi di nylon di vario colore con all’interno merce contraffatta pronta per essere venduta.

I militari hanno denunciato cinque cittadini marocchini, di età compresa tra i 60 e i 40 anni, tutti residenti in Salento; e hanno sequestrato inoltre svariati gazebo destinati alla copertura del vestiario e installati sul demanio marittimo.

L’intervento dei carabinieri ha permesso di sequestrare circa 9mila capi di abbigliamento, calzature, borse e accessori.

I reati contestati vanno dalle violazioni al codice della navigazione che sanziona chi arbitrariamente occupa aree demaniali marittime senza averne titolo a illeciti penali come il deturpamento di bellezze naturali in quanto alcuni abusivi sostavano con i propri mezzi, sottoposti poi a sequestro, sul cordone dunale, occupando di fatto un’area di circa tremila metri quadri destinata alla vendita all’ingrosso senza possedere alcun titolo autorizzativo.

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