Dieci anni dopo la notte di sangue che sconvolse Parigi, la Francia ricorda gli attentati terroristici del 13 novembre 2015, costati la vita a 132 persone e centinaia di feriti. Quella sera, in meno di mezz’ora, nove jihadisti affiliati all’Isis colpirono diversi punti della capitale: esplosioni fuori dallo Stade de France, sparatorie sui dehors dei locali e il massacro al Bataclan, dove persero la vita 90 persone durante un concerto degli Eagles of Death Metal. Il lungo processo, concluso tra il 2021 e il 2022, ha condannato Salah Abdeslam all’ergastolo e altri 19 imputati a pene severe.
Le commemorazioni, guidate dal presidente Emmanuel Macron e dalla sindaca Anne Hidalgo, hanno interessato tutti i luoghi colpiti: dallo Stade de France ai locali del X e XI arrondissement fino al Bataclan, con deposizione di fiori e minuti di silenzio. La giornata si è conclusa con l’inaugurazione del Jardin du 13-Novembre, nuovo giardino commemorativo davanti all’Hôtel de Ville, dove saranno incisi i nomi delle vittime e presenti elementi della vita quotidiana, simbolo della memoria che convive con la vita.
Personaggi pubblici italiani e internazionali hanno espresso vicinanza: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato Valeria Solesin, giovane ricercatrice italiana uccisa al Bataclan, sottolineando che «nessun terrorismo potrà spegnere la luce della libertà». Ursula von der Leyen ha evidenziato come quell’attacco abbia colpito i valori di libertà, pace e tolleranza. Anche i sopravvissuti, come Arthur Dénouveaux, parlano di ferite ancora profonde, ma sottolineano l’importanza di vivere in modo diverso.
A Parigi, Place de la République si è trasformata in luogo di raccoglimento, tra candele, fiori e messaggi, mentre la Torre Eiffel sarà illuminata dai colori della bandiera francese. Una commemorazione corale che unisce memoria, dolore e resilienza, a dieci anni da quella tragica notte che ha segnato la capitale e l’Europa intera.










