Il Programma alimentare mondiale (Pam) afferma che le scorte di cibo nella Striscia di Gaza sono sufficienti a tenere aperte le cucine pubbliche e le panetterie per meno di due settimane. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu dice che «la nazione vuole la vittoria e l’avrà» e assicura che riporterà a casa tutti gli ostaggi catturati all’inizio del conflitto tra Israele e Hamas il 7 ottobre 2023: il gruppo militante palestinese ha compiuto un attacco contro gli israeliani che hanno risposto con una devastante campagna militare nella Striscia di Gaza.
Dopo l’inizio dell’accordo di tregua e la fine della prima fase, in cui è iniziato lo scambio tra ostaggi e detenuti, Israele è pronta a procedere alla seconda fase del cessate il fuoco ma richiede il rilascio di tutti gli ostaggi e la totale smilitarizzazione della Striscia di Gaza. Un ultimo avvertimento arriva da Donald Trump a Hamas: «Rilasciate tutti gli ostaggi ora, non più tardi, e restituite immediatamente tutti i corpi delle persone che avete assassinato, o per voi è finita», ha scritto il presidente Usa in un post sui social.
«Questo è l’ultimo avvertimento! Per la leadership, ora è il momento di lasciare Gaza, finché avete ancora una possibilità», afferma Trump, che lancia un messaggio anche al popolo di Gaza: «Vi attende un futuro meraviglioso, ma non se trattenete gli ostaggi. Se lo farete, sarete morti! Prendete una decisione intelligente, rilasciate ora gli ostaggi o pagherete l’inferno in seguito!».
La Casa Bianca ha confermato che gli Stati Uniti hanno avuto colloqui diretti con Hamas sulla questione degli ostaggi Usa ancora detenuti a Gaza e per la fine della guerra, come rivelato stamani da Axios. «Israele è al corrente», ha detto la portavoce Karoline Leavitt in un briefing con i giornalisti. A trattare per gli Usa è l’inviato di Donald Trump per gli ostaggi Adam Boehler, riferisce Axios, sottolineando l’eccezionalità dei colloqui diretti con Hamas, designata nel 1997 come organizzazione terroristica.