Si stringe il cerchio attorno agli autori dei gravi atti intimidatori dei quali sono state vittime una donna e la famiglia della figlia, residenti in una zona rurale di Modugno.
I fatti risalgono a inizio dicembre, quando la proprietaria dell’abitazione denunciò l’accaduto: ignoti avevano esploso 5 colpi d’arma da fuoco contro la casa della donna, abitata dal suo nucleo familiare e da quello della figlia. Nella stessa mattinata, quest’ultima si era presentata in caserma per denunciare di essere stata vittima di un altro atto intimidatorio, denunciando che ignoti, la sera prima, sempre mentre si trovava in casa con la madre, avevano esploso dei colpi di pistola contro la sua autovettura che era stata danneggiata nello sportello posteriore.
Gli episodi in questione, per gli inquirenti, sono inequivocabilmente collegati e sembrerebbero maturati in nell’ambiente criminale del traffico di sostanze stupefacenti. Infatti, il figlio e fratello delle vittime, poche settimane prima, era stato arrestato dagli stessi militari poiché trovato in possesso di un ingente quantitativo di marijuana.
I Carabinieri, dopo aver effettuato il sopralluogo e acquisito innumerevoli filmati di videosorveglianza disseminati lungo le strade d’accesso all’abitazione, sono ora sulle tracce degli esecutori materiali e dei mandanti dei gravi atti intimidatori.
