Alice ed Ellen Kessler, simbolo internazionale dello spettacolo europeo e amatissime dal pubblico italiano, sono morte all’età di 89 anni nella loro abitazione di Grünwald, vicino a Monaco di Baviera. Le due sorelle, inseparabili nella vita e nell’immaginario collettivo, erano nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia, e avevano condiviso un percorso umano e artistico che le aveva rese un mito del varietà televisivo del dopoguerra.
Secondo quanto riportato da diversi media tedeschi, le gemelle avrebbero fatto ricorso al suicidio assistito, pratica consentita in Germania a determinate condizioni. La polizia, intervenuta nell’abitazione, ha escluso qualsiasi responsabilità di terzi, confermando che le due artiste sono state trovate senza vita una accanto all’altra. Un epilogo che, per quanto doloroso, sembra riflettere un desiderio che le Kessler avevano più volte espresso: «Vorremmo morire lo stesso giorno», avevano detto in un’intervista del 2024.
Icone senza tempo
La loro storia artistica è una lunga cavalcata attraverso teatro, musica, cinema e televisione. Formate alla danza fin da bambine, fuggirono dalla Germania Est nel 1952 e trovarono lavoro nei teatri di Düsseldorf, prima di essere scoperte dal direttore del Lido di Parigi. Da lì iniziò una carriera internazionale che le porterà sui palcoscenici di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Sud America. In Italia diventarono star assolute negli anni ’60 partecipando ai grandi varietà della Rai — Studio Uno, Giardino d’Inverno, Milleluci — rendendo celebre il loro ritmo “Da-da-un-pa”, oggi patrimonio della memoria televisiva.
Disciplinate, professionali, ironiche, le Kessler hanno sempre vissuto fianco a fianco, in due appartamenti comunicanti, continuando a condividere il quotidiano anche dopo il ritiro dalle scene. Nel loro testamento avevano disposto di essere sepolte nella stessa urna, insieme alle ceneri della madre e del loro cane Yello: un’ultima prova di un legame unico, rimasto immutato fino alla fine.
Con la loro scomparsa si chiude un capitolo luminoso dello spettacolo europeo. Ma il loro sorriso, l’eleganza e la grazia con cui hanno attraversato decenni di televisione e palcoscenico resteranno per sempre un’icona, nella memoria di chi le ha amate e seguite.









