Lo spazio aereo estone torna al centro delle tensioni tra Nato e Russia. Questa mattina tre caccia MiG-31 russi sono entrati senza autorizzazione nei cieli del Paese baltico, sorvolandoli per circa 12 minuti con radio e transponder spenti e senza aver presentato alcun piano di volo. L’incidente è stato rilevato dai radar dell’Alleanza, che ha ordinato uno “scramble” immediato: due F-35 italiani, schierati presso la base di Ämari nell’ambito delle missioni di Air Policing, sono decollati in modalità QRA e hanno scortato i jet russi fuori dallo spazio aereo Nato.
La capitale Tallinn ha reagito duramente. Il ministro degli Esteri Margus Tsahkna ha parlato di «brutalità senza precedenti» e ha convocato l’incaricato d’affari della Federazione Russa, consegnandogli una nota di protesta ufficiale. «Questa è già la quarta violazione dei nostri cieli dall’inizio dell’anno. Serve aumentare la pressione politica ed economica contro Mosca», ha dichiarato.
La Nato ha confermato l’intervento, definendo l’azione russa «un altro esempio di comportamento sconsiderato». Dall’Unione Europea sono arrivate immediate dichiarazioni di solidarietà: Ursula von der Leyen ha promesso fermezza e ha sollecitato l’approvazione del 19esimo pacchetto di sanzioni, mentre Kaja Kallas ha definito la violazione «una provocazione estremamente pericolosa” che mette alla prova la determinazione dell’Occidente.
Anche l’Italia ha fatto sentire la propria voce. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avvertito Mosca che «non deve fare giochi pericolosi», ribadendo che nessuno si lascerà intimidire. Intanto, Vladimir Putin ha riaffermato che, pur prevedendo la fine della guerra in Ucraina, la Russia continuerà a potenziare le proprie forze armate.