Sedici persone sono state finite ai domiciliari stamattina nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza: si tratta di politici, funzionari pubblici, membri delle forze dell’ordine e giornalisti residenti a Ruoti, coinvolti in due diversi filoni di inchiesta riguardanti corruzione, il primo, e stalking, calunnia, accesso abusivo al sistema informatico nei confronti dell’attuale sindaco di Ruoti e di un altro esponente della maggioranza.
Entrambi i filoni, spiega la Procura in una nota, avevano ed hanno il punto di contatto in Angelo Salinardi (tra gli arrestati) ex sindaco della cittadina.
In un primo caso, a vario titolo, gli indagati sarebbero responsabili di una serie di reati commessi in danno dell’attuale primo cittadino di Ruoti, Annamaria Scalise, che venne sostenuta elettoralmente da Salinardi alle scorse elezioni amministrative nel piccolo centro della provincia di Potenza, salvo poi entrare in contrasto con lui sulla gestione della macchina comunale. Il secondo filone, invece, riguarda le presunte attività corruttive fra privati svolte nell’indotto Fca (ora Stellantis); in questo caso, nelle ipotesi dei pm, persone inserite nelle aziende e ritenute, nella fase attuale delle indagini, riconducibili a Salinardi, pagavano utilità varie ai gestori di importanti società appaltatrici di Fca per ottenere commesse e sub-appalti.
Nell’inchiesta della Procura di Potenza è emerso il coinvolgimento di un brigadiere dei carabinieri che avvalendosi delle sue funzioni avrebbe agevolato condotte illecite sia per consentire agli indagati di eludere le indagini sia per ottenere illecitamente informazioni sulla vita privata della sindaca di Ruoti.
Sono finiti in manette Angelo Salinardi (73 anni), ex primo cittadino del comune in provincia di Potenza e attuale consigliere di minoranza; Rosario De Carlo (29 anni), Angelo Faraone (40 anni) e Rocco Antonio Gentilesca (53 anni) anche loro consiglieri di minoranza di Ruoti; Marianna Di Maio (45 anni), tenente della Polizia locale; Luigi Carmine Scaglione (63 anni), giornalista e responsabile della comunicazione della Provincia di Potenza; Giuseppina Salinardi (48 anni), nipote di Angelo, imprenditrice operante nel settore della panificazione e dei lattici; Rosario Famularo (54 anni), ex responsabile dell’area tecnica del comune di Ruoti ed attualmente in servizio presso la Provincia di Potenza; Giuseppe Antonio Lavano (62 anni), funzionario della Regione Basilicata; Davide Maletesta (50 anni), brigadiere dei carabinieri, Gerardo Scavone (69 anni), ex impiegato del comune di Ruoti; Giuseppe Teta (45 anni), imprenditore titolare di diverse case di riposo; Pierluigi Mario Saponara (29 anni), nipote di Angelo Salinardi ed imprenditore operante nel settore della logistica nell’indotto Stellantis di Melfi; Marco Massano (62 anni), amministratore delegato della società “Aptive connetction system services Italia spa” che opera nell’indotto della Stellantis; Alessandro Massano (31 anni), sales account della “Bu Automotive – Bcube Spa” che opera nell’indotto della Stellantis e Claudio Di Lucchio (51 anni), dirigente della “Bcube spa” e direttore dello stabilimento “Melfi 3” che opera nell’indotto della Stellantis.
Il Gip ha disposto, inoltre, il sequestro preventivo di aziende e beni nelle disponibilità degli indagati.