Una frase troppo intima, uno sfottò ad una ragazza del gruppo è stata la scintilla che ha innescato la discussione sfociata nell’accoltellamento di un giovane di Santo Spirito, di 26 anni, all’alba di domenica nella storica discoteca Divinae Folliae, a Bisceglie.
La prima ricostruzione fatta dai carabinieri, coordinati dalla procura di Trani, racconta di un giovane che si sarebbe avvicinato al privé dove il ferito e gli amici si trovavano e avrebbe fatto apprezzamenti su una ragazza del gruppo.
Poi la discussione, lo spostamento all’esterno e invece di un chiarimento, le sei coltellate inferte tra addome, inguine e gambe. Le urla della ragazza, i soccorsi e il ricovero d’urgenza all’ospedale di Bisceglie.
«Quello che è successo la scorsa notte è di una gravità inaudita per l’accaduto in sé e perché capita a pochissimi giorni dall’omicidio di Claudio Lasala. Tutta questa violenza è assurda ed inaccettabile», ha dichiarato il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, in un post su Facebook.
Angarano ha chiesto un incontro al Prefetto della Bat, Maurizio Valiente, «per valutare e coordinare le misure da mettere in campo». Venerdì scorso, a seguito dell’uccisione di Claudio Lasala, si era tenuta una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza al quale ha partecipato anche il presidente della regione Michele Emiliano.
A differenza di quanto avvenuto una settimana prima a Barletta, dove è deceduto un altro ragazzo, il 26enne fortunatamente non è in pericolo di vita. Le indagini proseguono per accertare l’identità dell’aggressore, al momento accusato di tentato omicidio.