«L’accesso alle cure e alla vaccinazione è un diritto per tutti, specialmente per i soggetti più fragili che, a causa delle proprie condizioni, hanno maggiori difficoltà ad inserirsi in un sistema di prevenzione e salute ordinario come nel caso dei migranti, delle persone senza dimora e della comunità rom». Sono le parole dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico pronunciate in una giornata straordinaria che sta coinvolgendo da questa mattina famiglie rom e cittadini particolarmente vulnerabili.
Sono in corso le somministrazioni anti-covid 19 per chi ad oggi non è riuscito ancora ad accedere ai servizi di vaccinazione. A curare le somministrazioni il team mobile del Dipartimento di prevenzione ASL, composto da un medico e due infermieri del 118 e coordinato dalla dottoressa Antonella Spica. Per l’occasione il Centro di ascolto per le famiglie di Japigia è stato allestito sotto la supervisione della Asl e degli operatori del Dipartimento di prevenzione con percorsi differenziati, di ingresso e uscita, una sala di attesa dove vengono raccolti i dati anamnestici e si firma il consenso informato e una seconda sala per l’osservazione post-somministrazione.
A promuovere le attività l’assessorato comunale al Welfare, insieme alla Direzione generale della ASL di Bari, al distretto socio-sanitario e al progetto Rom Sinti Caminanti, negli spazi del Centro servizi per le famiglie in via Giustino Rocca, a Japigia.
«Ringrazio il distretto sanitario per aver accolto con grande professionalità la nostra richiesta di organizzare queste giornate straordinarie di lavoro, anche alla luce del percorso intrapreso come assessorato al fine di assicurare visite mediche e copertura sanitaria a tutti i cittadini, ad esempio attraverso la richiesta alla Regione per l’attribuzione del codice regionale ENI, al fine di tutelare in particolare i minori rom presenti sul territorio consentendo loro l’accesso alle prestazioni sanitarie, in coerenza con gli obiettivi del progetto Rom Sinti e Caminanti che negli ultimi anni ci ha visi impegnati per favorire in particolare l’inclusione scolastica e il sostegno alla genitorialità».
Le operazioni vaccinali sono iniziate alle ore 10 e proseguiranno fino alle 18. La prima vaccinazione è accessibile sia per adulti che minori, di età compresa fra i 5 e i 18 anni.
«Continuiamo a collaborare con il Welfare – spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione Domenico Lagravinese – con l’obiettivo di raggiungere e quindi proteggere tutte quelle comunità che difficilmente si riescono a coinvolgere facilitando l’accesso alla vaccinazione, come già accaduto con i senza tetto e i migranti. Nessuno viene lasciato indietro. L’attenzione del Dipartimento – continua – è rivolta anche ai socialmente fragili, come le popolazioni itineranti e la vaccinazione in questo caso, oltre ad essere un atto di protezione per loro, lo è anche per i cittadini stanziali».