«Sky’s the limit» (il cielo è l’unico limite) cantava il rapper statunitense The Notorius B.i.g.: lo stesso concetto traspare dalle parole di SenzaCri, artista brindisino giunto alla finale di Sanremo Giovani.
La storia artistica di SenzaCri inizia quasi per caso, quando decide di mettersi in gioco e cantare per la prima volta davanti ad un pubblico. Il pubblico prescelto è quello del suo liceo, l’«Ettore Palumbo» di Brindisi, in occasione del «Palumbo’s Got Talent». Poi il gioco si fa serio. Nel 2021 partecipa a Sanremo Giovani, dove arriva tra i 12 finalisti. Poi, nel 2024 l’esperienza ad «Amici» di Maria De Filippi, dove arriva al serale grazie a brani d’assoluto spessore e qualità come «Madrid». Adesso l’accesso alla finalissima di Sanremo Giovani, che si svolgerà domenica, con il brano «Spiagge». Il brano parla d’amore e non solo di una storia d’amore. «Spiagge» parla dell’amore che si può provare verso sé stessi ma anche verso un’altra persona, discostandosi dallo stereotipo.
Come sta vivendo questa nuova avventura a Sanremo Giovani?
«Sto bene ed è strano, di solito non riesco a vivere bene le cose belle che accadono nella mia vita. Questa è l’ennesima soddisfazione di una lunga serie».
Cosa è cambiato in SenzaCri dall’ultima edizione di Sanremo Giovani?
«È cambiata la consapevolezza che ho su di me e sulla musica che faccio. Col senno di poi dico “menomale che ho perso”. Oggi ho molta più sicurezza della mia persona e della mia musica, dovesse andare bene questa nuova esperienza a Sanremo Giovani riuscirei a godermela davvero proprio grazie alla consapevolezza raggiunta».
Quale processo creativo ti ha portato a scrivere d’amore parlando del mare?
«Amo giocare con le parole e la parola “amare” contiene la parola “mare”. Poi, chi viene dal mare lo sa: fin da piccolo ti insegnano che il mare è stupendo ma va rispettato, perché può far male. Per me l’amore è così. Quando amo do tutto e quando dai tutto qualcosa la perdi. L’amore che ho trovato, però, mi sta insegnando a rilassarmi anche con le “onde”».
È stata scritta pensando a qualcuno in particolare?
«Sì, sicuramente. Parla, però, sia dell’amore che ho per me stesso e sia dell’amore che ho trovato adesso, che mi scalda il cuore e mi fa vivere meglio».
Sei andato via da Brindisi ormai da anni. Com’è cambiato il rapporto con la città?
«Amo Brindisi. Spero che questa partecipazione a Sanremo Giovani possa aiutare tanti miei concittadini e concittadine a credere nei propri sogni. Brindisi fa parte di me, quando ritorno non posso non visitare il Monumento o il mare, mi sentirei incompleta».
Piani per il futuro?
«Per ora penso a domenica, il resto si vedrà».










