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Covid, Omicron 2 in Puglia. Parisi: «È più contagiosa, ma non è più pericolosa»

«Possiamo affermare che il 100% dei casi ormai rilevati in Puglia siano legati alla variante Omicron. Sono pochi i casi della variante Delta, che è quasi scomparsa». Ad affermarlo è Antonio Parisi, il direttore del laboratorio di biologia molecolare dell’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata. È stato lui, insieme alla sua equipe, a isolare il…
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«Possiamo affermare che il 100% dei casi ormai rilevati in Puglia siano legati alla variante Omicron. Sono pochi i casi della variante Delta, che è quasi scomparsa». Ad affermarlo è Antonio Parisi, il direttore del laboratorio di biologia molecolare dell’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata. È stato lui, insieme alla sua equipe, a isolare il primo caso – anche in questa Regione – della sottovariante di Omicron 1, più comunemente nota come “Omicron 2”, analizzando il tampone positivo di una donna della provincia di Brindisi.

Direttore questa nuova variante è arrivata anche in Puglia. Desta preoccupazione?
«Questa è una variante che ha destato alcune attenzioni, poiché si è diffusa molto in alcuni paesi, soprattutto del Nord Europa. Inoltre, si sta attestando anche in alcune città dell’Italia, e quindi, bisogna prendere atto della sua repentina circolazione. Abbiamo preso coscienza dell’arrivo di essa anche all’interno del territorio pugliese. Per questo abbiamo sentito l’esigenza di segnalare questo primo caso rilevato».
Ci può dire qualcosa in più su questa variante?
«Dagli studi effettuati negli altri paesi, sembrerebbe che essa sia più contagiosa della variante Omicron 1. Vale la pena compiere un monitoraggio più preciso e osservare attentamente la curva epidemiologica, che al momento pare essere in decrescita. Speriamo che si continui così, nonostante la presenza di questa nuova variante ».
Con quali sintomi si manifesta?
«Sostanzialmente come la variante Omicron 1, ed ovvero principalmente con tosse, raffreddore, mal di gola, mal di testa. Inoltre, sembrerebbe che anche questa risponda sensibilmente al vaccino anti-Covid. L’unica differenza che si registrerebbe sarebbe la sua velocità nella trasmissibilità: è più contagiosa, ma non più pericolosa».
Questa velocità potrebbe far rialzare la curva?
«Esatto. È questo quello che adesso bisogna monitorare. È importante che si continui a far sorveglianza e, di conseguenza, che non si abbassi la guardia. Occorre, inoltre, adottare tutte le misure di precauzione possibile per contenere il contagio: mascherine e distanziamento».
L’arrivo delle temperature più calde estive potrebbero aiutare nel far rallentare e abbassare la curva?
«Lo speriamo tutti. Purtroppo già in passato abbiamo visto abbassarsi la curva, per poi, a distanza di poche settimane, subire improvvisamente un nuovo rialzo. In Puglia abbiamo registrato un grande picco di diffusione della variante Omicron, che sta lentamente diminuendo. Ci auspichiamo che essa sia stata solo un’ondata, e che prossimamente anche in corrispondenza dell’aumento delle temperature si esaurisca. È presto per affermarlo, perché siamo solo a febbraio, ma speriamo che il calo dell’incidenza si continui a rilevare e che non si manifesti un nuovo picco per via di Omicron 2».
I cittadini devono preoccuparsi per questa nuova variante? Desidera lanciare un messaggio ai pugliesi?
«La situazione attualmente è sotto controllo. Consiglio comunque di prestare attenzione e di seguire le disposizioni ricevute dal governo e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità».

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