Mercoledì scorso, un’ambulanza in servizio di emergenza, mentre si stava recando all’ospedale di Brindisi con un paziente a bordo, è stata coinvolta in un incidente stradale. Il mezzo di soccorso ha urtato un’auto in sosta, causando il ferimento di una persona che si trovava all’interno, con una prognosi di circa 20 giorni. Nell’impatto è rimasta ferita anche l’infermiera a bordo dell’ambulanza.
A seguito dell’incidente, è stata ritirata la patente all’autista del 118, al quale è stato contestato l’articolo 140 del codice della strada, che impone di salvaguardare la sicurezza stradale in ogni circostanza. La sanzione ha scatenato la reazione dei sindacati Cisl, Uil e Cgil, che contestano il provvedimento e chiedono un incontro urgente con i vertici di Sanitaservice Brindisi e dell’Asl per discutere la questione e trovare soluzioni che non ostacolino il regolare svolgimento delle operazioni di soccorso.
I sindacati, pur non mettendo in discussione la legalità del codice della strada, chiedono un confronto costruttivo per risolvere un problema che rischia di penalizzare gli operatori del 118, già duramente provati dalla difficile situazione lavorativa. Il rischio, paventato dai sindacati, è che gli autisti, per timore di incorrere in sanzioni, si rifiutino di guidare le ambulanze in situazioni di emergenza, con gravi ripercussioni sul servizio di soccorso e sulla salute dei cittadini.