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Unire impresa e sociale ad Andria: Olio Levante al fianco di «Senza Sbarre»

La forza di un territorio si misura anche dalla sua capacità di costruire reti, sostenere i più fragili e trasformare un progetto in un’occasione collettiva. È questo lo spirito che anima il nuovo accordo siglato tra la Cooperativa Sociale «A Mano Libera», guidata da don Riccardo Agresti, e «Olio Levante srl», storica realtà imprenditoriale del…
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La forza di un territorio si misura anche dalla sua capacità di costruire reti, sostenere i più fragili e trasformare un progetto in un’occasione collettiva. È questo lo spirito che anima il nuovo accordo siglato tra la Cooperativa Sociale «A Mano Libera», guidata da don Riccardo Agresti, e «Olio Levante srl», storica realtà imprenditoriale del settore oleario diretta dal cavaliere Riccardo Cassetta. Una collaborazione che segna un salto di qualità per «Senza Sbarre», il progetto della Diocesi di Andria che offre percorsi di inclusione lavorativa a detenuti ed ex detenuti, impegnati ogni giorno nel laboratorio tecnico-agricolo e nel pastificio-tarallificio di Contrada San Vittore.

L’accordo

La partnership, presentata ieri nello stabilimento di Olio Levante, assume un valore strategico. L’azienda metterà a disposizione della cooperativa non solo tutti gli ingredienti necessari alla produzione – dal prezioso olio convenzionale e biologico alle altre materie prime – ma anche un patrimonio di competenze maturate in anni di attività sui mercati nazionali e internazionali. Un supporto che aiuterà «A Mano Libera» a consolidare standard, certificazioni e processi produttivi, fondamentali per garantire qualità e competitività a una produzione che sfiora gli 8 mila chili mensili di taralli.
L’intesa prevede inoltre la collaborazione nella molitura delle olive provenienti dai 58 ettari gestiti dalla cooperativa, con Olio Levante impegnata a garantire olio e materie prime a condizioni favorevoli, oltre a una contribuzione economica annuale.

Il sostegno alla comunità

Un sostegno concreto, che conferma la volontà dell’azienda di essere parte attiva del contesto sociale in cui opera. «Vogliamo essere un’azienda vicina alla comunità – ha dichiarato il cav. Cassetta – contribuendo in modo tangibile allo sviluppo del territorio e all’autonomia della cooperativa».
«Questa partnership – ha spiegato don Riccardo Agresti – è un segnale importante: dimostra che quando l’impresa crede nei progetti sociali, può generare valore e indicare la strada anche ad altri attori economici».

Alla conferenza hanno preso parte anche il magistrato Giannicola Sinisi, presidente della APS «Senza Sbarre», e Felice Gemiti, presidente dell’Associazione Antiracket, ribadendo la valenza di una collaborazione che unisce legalità, inclusione e impresa etica.
L’accordo rappresenta un modello virtuoso: quando economia e sociale si incontrano, si aprono orizzonti nuovi non solo per chi cerca una seconda possibilità, ma per l’intera comunità.

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