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Rincari gas e luce, Sunia Bat contro tutti: «Regione e Comuni si sono limitati a spegnere qualche lampadina»

«Mentre cresce l’angosciosa attesa delle bollette dei servizi primari da parte delle famiglie, che vedranno un vistoso aumento e benché gli organi di stampa e di informazione ne stiano parlando già da alcune settimane, non sembra vi siano iniziative politiche sul territorio finalizzate a creare una concertazione virtuosa con gli Enti pubblici locali», punta il…
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«Mentre cresce l’angosciosa attesa delle bollette dei servizi primari da parte delle famiglie, che vedranno un vistoso aumento e benché gli organi di stampa e di informazione ne stiano parlando già da alcune settimane, non sembra vi siano iniziative politiche sul territorio finalizzate a creare una concertazione virtuosa con gli Enti pubblici locali», punta il dito contro Comuni e Regione il presidente Sunia Bat (Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari), Angelo Garofoli in vista dei rincari di gas e luce.

«Il disagio abitativo sarà più evidente nelle prossime settimane», sostiene Garofoli, «A questo disagio le parti sociali devono dare voce e proporre agli Enti locali soluzioni per contenere l’aumento dei costi abitativi e non solo».
Dal 1° gennaio 2022, infatti, sono in vigore nuovi prezzi per la materia prima che hanno portato a un aumento dei costi delle bollette: in maggior tutela, infatti, c’è stato un rincaro pari al 55% per la luce e al 41,8% per il gas.
«Come noto il Governo nazionale ha posto in atto una iniziativa finanziaria per far fronte a questi aumenti: ha deciso di annullare gli oneri di sistema per la luce fino a 16kWh e di abbassare al 5% l’iva sul gas per usi civili e industriali almeno fino a marzo 2022, ha approvato anche la possibilità per i clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità di rateizzare i pagamenti delle bollette dei primi quattro mesi dell’anno, il rafforzamento del bonus sociale luce e gas.
«Possiamo essere soddisfatti di questi interventi governativi? Riteniamo di no», dichiara il presidente Sunia Bat, «Questo perché le misure adottate avranno efficacia e breve termine, mentre sappiamo benissimo che le ragioni della geopolitica saranno a lungo termine. L’aumento delle quote condominiali e delle bollette dei servizi primari degli alloggi colpiranno indistintamente le famiglie con case in proprietà o in locazione, queste ultime già sofferenti per il caro affitto nonché l’inevitabilmente aumento dei servizi comunali».
Il Sunia, alla luce di queste preoccupazioni, ha già chiesto al Governo centrale interventi incisivi e concreti che devono andare oltre la riduzione delle bollette. Già lo scorso mese di ottobre Sunia e Federconsumatori si sono attivati per chiedere incontri e confronti e per porre riparo ai rincaro in difesa delle migliaia di famiglie italiane che sentiranno forte il colpo degli aumenti soprattutto in periodo pandemico e post-pandemico.
Piccato il commento sull’operato di Regioni e Comuni: «Si sono solo limitati a spegnere qualche lampadina per rappresentare il disagio dei loro cittadini. Alle Regioni e ai Comuni il Sunia chiede interventi immediati con fondi straordinari che aiutino le famiglie a sopportare questi aumenti in un periodo di medio termine. Per questo chiediamo un confronto», conclude Garofoli.

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