«Questa non è una festa, è discriminazione. E le femministe? Mute. Basta ipocrisie! Stop islamizzazione». È veemente il commento dell’eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi a una manifestazione islamica che si è svolta a Bologna. Peccato, però, che la politica leghista abbia condiviso una fotografia della Processione della Desolata di Canosa di Puglia, confondendola per un raduno di donne con il burqa.
Il post, ripreso da “la Repubblica”, ha fatto in poco tempo il giro del web e inutile è stata la rimozione dai social da parte della stessa Ceccardi.
Nel post, l’eurodeputata ha criticato un raduno per celebrare la nascita di Maometto. A corredo, ha scelto una foto che mostrava la tradizionale processione pugliese, in cui le donne, vestite di nero e con il volto coperto, partecipano a un rito della Settimana Santa. A differenza di quanto suggerito, l’evento è profondamente radicato nella tradizione cattolica e rappresenta il dolore della Vergine Maria per la Passione di Cristo.
La Processione della Desolata è un evento storico e di grande intensità, noto anche a livello internazionale. Nel corteo, i bambini vestiti da angioletti portano i simboli della Passione, seguiti da una statua della Madonna e dalle donne che intonano una versione dello Stabat Mater. Una tradizione apparsa anche in diverse opere cinematografiche, come “La stanza accanto” di Pedro Almodóvar, vincitore del Leone d’oro, nel film “Una femmina” e in “Ti mangio il cuore” con Elodie, a testimonianza della sua risonanza culturale.